«La cimice asiatica è il problema numero uno»

Danni anche sulle mele Pink Lady. Minguzzi: «Per l'anno prossimo speriamo negli usi in deroga»

«La cimice asiatica è il problema numero uno»
Le aziende agricole dell'Emilia-Romagna stanno raccogliendo la mela Pink Lady e si registrano purtroppo danni da cimice asiatica crescenti rispetto al 2020. L'insetto killer da quest'anno è tornato a colpire in maniera pesante le colture frutticole della regione, partendo dalle drupacee in estate per poi passare alle pere, al kiwi e alle mele. Una "situazione grave e molto preoccupante" per Giancarlo Minguzzi, presidente dell'Op Minguzzi di Alfonsine (Ravenna) nonché presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna.

“La cimice asiatica non è più soltanto un problema, ma è diventato il problema principale del settore frutticolo dell’Emilia-Romagna. Oltre che sulle quantità commercializzabili, l'insetto ha riflessi sull'attività commerciale e in particolare sulle esportazioni. Alcuni tipi di punture non sono infatti facili da rilevare a occhio nudo; in questi casi, il prodotto rischia di marcire una volta arrivato a destinazione. Al fine di difendere il comparto produttivo della nostra Regione, speriamo che dal prossimo anno lo Stato decida di approvare l'uso in deroga per determinati principi attivi che, attualmente, non possiamo più utilizzare".



L'Op Minguzzi è impegnata, in questi giorni, nella raccolta della Pink Lady. "Per questa mela club, la produzione scenderà di almeno il 15% rispetto al potenziale. Il calibro prevalente dei frutti è leggermente più piccolo di quello di un’annata normale, ma la qualità dei frutti sembra mediamente buona ed il colore è soddisfacente. Nutriamo buone aspettative per l’attività commerciale di Pink Lady, che ha preso il via il 9 novembre”. 

Un'altra mela “club” prodotta e gestita dalla Minguzzi è la Fuji di pianura MelaPiù, disponibile da ottobre: “L’avvio di stagione è stato caratterizzato da prezzi all’origine molto differenziati a seconda della pezzatura. Quest’anno, infatti, tra le partite medio-piccole e quelle medio-grosse ci sono state differenze importanti fino a 0,3 euro il chilo, in quanto sono un po’ mancate le grandi pezzature”.


Giancarlo Minguzzi

“La campagna di vendita di MelaPiù procede bene. Il trend è regolare e, come nel caso di Pink Lady, le prospettive per i prossimi mesi sono buone. I consumatori che conoscono MelaPiù la gradiscono sempre, perché è un prodotto che presenta una qualità superiore di altre Fuji".

"Tra le altre varietà – conclude Minguzzi – stiamo distribuendo anche la Gala di pianura che, dopo un inizio di campagna molto buono, si è un po’ fermata. Nel complesso, quest’anno le quantità di mele sono medio-scarse rispetto ad un’annata normale”.
 
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