Frutta secca, fase delicata per i prezzi alti

L'azienda romana Faan Fruit: «La categoria non smette di crescere»

Frutta secca, fase delicata per i prezzi alti
E’ un momento delicato per le aziende che commercializzano frutta secca. Per tutte le categorie di prodotti si registrano infatti aumenti esorbitanti dei prezzi rispetto alla scorsa stagione, dettati dai rincari delle spese di trasporto per i container per quanto riguarda la merce importata e dalle gelate dello scorso aprile per le produzioni nazionali, che hanno ridotto nettamente l’offerta disponibile sul mercato.

“I prezzi delle nuove nocciole italiane sono aumentati mediamente del 30%. Ma ci sono rincari un po’ per tutti i nuovi raccolti sia nazionali che importati dall’oltremare e dall’Europa. Le prugne secche francesi, ad esempio, oggi sono quasi introvabili e quotano a valori doppi rispetto all’anno scorso”, conferma a Italiafruit News il 27enne Fabrizio Pucella, co-titolare della Faan Fruit, ditta di commercio all’ingrosso del Centro agroalimentare di Roma che è specializzata in frutta secca, essiccata e disidratata; pomodori della piana di Fondi e specialità ortofrutticole.  



I clienti della Faan Fruit – nata nel 2013 – sono soprattutto ambulanti dei mercati rionali di Roma, piccoli alimentari, frutterie e ristoranti. La politica aziendale è basata prima di tutto sulla qualità del prodotto. “La situazione riguardante i prezzi alti e la scarsa disponibilità della merce – sottolinea Pucella – sta generando una sorta di selezione naturale all’interno del mondo dell’ingrosso romano, favorendo realtà come la nostra che sono riuscite a specializzarsi nella frutta secca ormai da tanti anni, fin dagli inizi del boom dei consumi del 2013/16”. 

Da quel momento, la crescita della categoria non si è mai fermata. “Ormai la frutta secca è diventata un alimento importante a livello quotidiano, per qualsiasi target di persona”. E se gli si chiede quale sia oggi l’articolo più consumato in assoluto, il grossista romano non ha dubbi: “E’ la mandorla, con circa 16 tonnellate che abbiamo venduto nell’ultimo anno. Nonostante sia esplosa per prima, la mandorla continua tuttora a crescere. Seguono poi noci e nocciole. I frutti ci vengono richiesti principalmente già sgusciati e secchi, quindi non disidratati. Questo perché c’è la tendenza a consumare un prodotto naturale e il più sano possibile. Non a caso, negli ultimi anni, stanno andando forte anche i semi oleosi come quelli di zucca, di girasole e di lino”.



Al Car di Roma, la Faan Fruit si sta facendo notare anche per la collaborazione di successo - avviata nel 2017 - con l’Op Futuro di Fondi (Latina) che le fornisce 25 diverse varietà durante tutto l’anno. 

“Un altro dei nostri punti di forza sono le eccellenze italiane – conclude Pucella – Abbiamo ad esempio diverse cipolle tipiche siciliane, l’aglione della Valdichiana e tanti prodotti Igp, Dop e Slow Food. Fin dal 2013, anno in cui io e mio fratello Antonio abbiamo fondato la ditta, prendendo in mano l’attività di nostro nonno, abbiamo subito cercato di concentrarci sulle piccole nicchie di specialità ortofrutticole. Questa strada si è rivelata giusta”.



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