«Clementine, dobbiamo puntare tutto sulla qualità»

Montalto, cooperativa Freedom: gli agrumi italiani devono distinguersi per il gusto

«Clementine, dobbiamo puntare tutto sulla qualità»
In un mercato sempre più affollato, la qualità diventa l’unico fattore distintivo dalla concorrenza. Ne è convinto Alessandro Montalto, amministratore della cooperativa agricola Freedom di Corigliano Calabro (Cosenza), dove da pochi giorni è cominciata la campagna agrumicola.
“Stiamo partendo in questi giorni con la raccolta delle clementine precoci – dice a Italiafruit News Montalto – siamo in ritardo di appena qualche giorno a causa del caldo di settembre ma non ci saranno conseguenze sul calendario produttivo”.



Ottima la qualità dei frutti, che si presentano con “belle pezzature e un grado zuccherino molto alto” sottolinea l’amministratore. E aggiunge: “I volumi di raccolta totali dovrebbero essere pari rispetto a quelli di anno scorso, quindi intorno alle 4 mila tonnellate. Abbiamo deciso di puntare tutto sulla qualità anziché sulla quantità: come clima e terreni siamo già fortunati, da parte nostra ci siamo impegnati per controlli accurati sulle attività dei soci e concimazioni mirate per gli agrumi. Fare prodotti qualitativamente elevati è l’unico modo per distinguersi sul mercato, in cui non mancano di certo le grandi quantità di prodotto dall’estero. La frutta va mangiata per gusto e non per bisogno, dobbiamo ritornare a questo vecchio concetto”.
 
Le clementine della cooperativa sono commercializzate a marchio Freedom nelle catene della Gdo, nei mercati all’ingrosso e in qualche magazzino diretto. Le confezioni più utilizzate per la distribuzione sono le vaschette in cartone da circa 2 chilogrammi, che rispondono perfettamente alle richieste del consumatore finale.
Buona la richiesta di prodotto ma l’impegno per un prodotto qualitativamente elevato deve essere costante: “Dobbiamo sempre proporre frutti buoni da gustare, con un alto grado zuccherino – commenta Montalto – in modo che il consumatore si fidelizzi e torni ad acquistarli”. 



E la qualità ripaga anche dal punto di vista dei prezzi. “Al momento siamo soddisfatti delle quotazioni ottenute dalle nostre clementine – sempre l’amministratore – che non si distaccano molto dagli altri prodotti ma quel che basta per valorizzare questa nostra tipicità. Se i frutti sono buoni, si vede dalle richieste e noi non facciamo altro che spedire nuovi carichi”.

Finita la raccolta delle clementine, la cooperativa passerà alla campagna delle arance che si prospetta “buona a livello di qualità, anche se non potremo contare su quantitativi alti”. La stagione agrumicola si chiuderà per l’azienda verso il mese di marzo.

“Stiamo cercando di aumentare le quantità delle varietà che ci soddisfano maggiormente e che abbiamo già testato sui nostri campi – conclude Montalto - Per esempio, vogliamo allungare la stagione produttiva di cedri, pompelmi e limoni, in modo da offrire un assortimento più ampio. A breve, entreremo in produzione anche con le arance Navel cara cara. Preferiamo concludere le stagioni solo con i nostri prodotti, non importa della concorrenza spagnola: il nostro impegno va tutto in direzione della qualità”.

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