Pere superstar dei listini, l'uva perde terreno

Pomacee e drupacee al centro del report Ismea sui prezzi all'origine aggiornato al 3 ottobre

Pere superstar dei listini, l'uva perde terreno
Spicca la performance delle pere nel report Ismea sui prezzi all'origine della frutta nel periodo dal 27 settembre al 3 ottobre: il prodotto in uscita da magazzino al momento risulta incentrato sulla William e su limitatati quantitativi di Abate Fetel e Kaiser, veicolate sulla base di quotazioni in netto rialzo rispetto allo scorso anno a fronte di una produzione altamente deficitaria. 

Nella settimana in esame si è conclusa la campagna di commercializzazione delle susine; in ulteriore calo l'offerta di pesche e nettarine, giunte anch'esse a fine campagna e regolarmente scambiate grazie ad un profilo qualitativo ancora adeguato. Per la frutta autunnale si è intensificata la raccolta delle mele con conseguente ampliamento della gamma varietale disponibile. In ulteriore regresso, infine, il listino per l'uva da tavola, frenato da una domanda che si è confermata non adeguata alle quantità offerte.



Nel dettaglio, il report Ismea evidenzia come pesche e nettarine siano alle ultime battute con quantitativi in ulteriore fisiologica flessione. Le esigue quote di prodotto, avviate sul circuito commerciale dal profilo qualitativo adeguato sono state regolarmente ceduta sulla base di quotazioni che sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una generale stabilità. Solo nel forlivese si è apprezzato un incremento del listino in virtù di disponibilità esitati sui mercati particolarmente limitate. 

Ai titoli di coda la campagna delle susine: le contrattazioni (eccezion fatta per Angeleno e  President, terminate) sono proseguite in un contesto di sufficiente interesse della domanda e sulla base di quotazioni che sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una generale stabilità. 

La settimana dell'uva da tavola si è conclusa con un ulteriore arretramento delle quotazioni medie: ha trovato conferma il trend teso al ribasso per le uve lucane i cui quantitativi immessi sul mercato hanno continuato ad essere oggetto di una limitata richiesta al consumo. Per le produzioni pugliesi, poco mossi i listini per la Red Globe e per le ultime quote di Palieri mentre sulla base di prezzi cedenti si sono svolti gli scambi per la varietà Italia e la Crimson Seedles a fronte di disponibilità sempre superiori alla domanda.  Ancora stabile il mercato nell'areale siciliano sia in termini di volumi scambiati che di quotazioni. 



Le operazioni di raccolta delle mele si sono svolte nel periodo senza problemi per tutte le varietà autunnali; le contrattazioni in campagna sono proseguite in un contesto di sostanziale regolarità e le quotazioni sono rimaste invariate rispetto alla precedente settimana. Solo per l'Annurca campana le maggiori richieste pervenute hanno permesso ai listini di beneficiare di rialzi. 

Per il prodotto in uscita da magazzino la commercializzazione sta interessando, oltre alla varietà Gala, quote sempre maggiori di Stark e Golden Delicious con prezzi sostanzialmente stabili su tutte le piazze monitorate. Solo per la Golden trentina si è verificato un incremento dei corsi da imputare esclusivamente all'avvio dei primi scambi in magazzino con prezzi più elevati rispetto alle transazioni in azienda. 

Infine le pere: in fase finale la raccolta in campagna delle varietà autunno-vernine. Le ultime contrattazioni in campo si sono svolte agevolmente e sulla base di quotazioni stabili fatta eccezione per il prodotto veronese per il quale una domanda particolarmente interessata unitamente a una offerta limitata ha inciso positivamente sulle quotazioni. 


La commercializzazione del prodotto da magazzino di lavorazione - evidenzia il report Ismea - ha interessato prevalentemente la varietà William e limitati quantitativi di Abate Fetel e kaiser: per le William, si è confermato un buon andamento degli scambi con prezzi stabili su tutte le piazze monitorate mentre per Abate e Kaiser il mercato è ancora agli inizii. 

In tale contesto le vendite sono proseguite regolarmente nonostante i prezzi si mantengano su livelli sostenuti, quale conseguenza di una produzione fortemente deficitaria; stabili i listini per le ultime quote di varietà estive fatta eccezione per il prodotto catanese venduto a prezzi crescenti grazie alle maggiori richieste pervenute.

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