Kiwi gialli G3, le prime sensazioni dalla Romagna

La raccolta è iniziata in collina, mentre la pianura attende ancora. Il punto con due produttori

Kiwi gialli G3, le prime sensazioni dalla Romagna
Sono partite da qualche giorno, con un forte ritardo, le raccolte di kiwi a polpa gialla G3 (SunGold) nell’areale romagnolo. Ma solo nelle colline, in pianura si dovrà invece aspettare ancora un po’. 

“Le nostre produzioni di G3 hanno raggiunto parametri ottimali per la raccolta lo scorso mercoledì, 29 settembre”. E’ quanto conferma a Italiafruit News la produttrice Antonella Marchini che dai primi anni Novanta conduce un’azienda agricola specializzata in kiwi a Sarna, frazione collinare fra Faenza e Brisighella. “Il nostro impianto, giunto al quinto anno di vita, ci ha donato una ottima produzione in termini sia quantitativi che qualitativi. Abbiamo raccolto infatti circa 160 quintali su 6mila metri quadrati di frutteto, con tanti frutti che pesano oltre i 150 grammi”.

L’appezzamento di G3 della Marchini – socia di Apofruit – è coperto dalle reti ed è dotato di un sistema di irrigazione antibrina, il quale è stato attivato durante le notti di gelo della scorsa primavera. “Siamo stati una settimana senza dormire, facendo i turni di notte, ma ne è valsa la pena”. Si è salvata probabilmente grazie all’antibrina anche la produzione di Hayward: “In questo caso abbiamo subìto perdite importanti a causa del vento continuo di maggio, dal momento che i nostri 4,5 ettari di kiwi verde non sono coperti da reti. La compagnia assicurativa ci ha quantificato un danno del 30% sui 250 quintali assicurati. In collina è sempre così: magari ti salvi dalle gelate, ma poi hai il vento da affrontare”.



Per il futuro, la produttrice sta pensando a nuove varietà per rimpiazzare l’impianto adulto di Hayward. Ma il principale limite della collina faentina è rappresentato dalle limitate risorse idriche. “Abbiamo un lago e siamo soci di un consorzio irriguo. Ma sei mesi consecutivi di siccità sono tanti per tutti. Al punto che quest’anno siamo arrivati proprio a pelo con la qualità d’acqua disponibile. Ci piacerebbe aumentare le superfici di kiwi. Tuttavia, non è possibile pianificare nuovi investimenti con il rischio di rimanere senza acqua in agosto”.

Non ci sono preoccupazioni sugli approvvigionamenti d'acqua – grazie alla rete del Canale Emiliano Romagnolo (Cer) – per le zone di pianura come Reda (Faenza), dove il produttore Andrea Melandri coltiva G3 su circa 3,2 ettari. “L’impianto antibrina sotto-chioma e la rete antigrandine sono stati un ottimo binomio per la protezione dal gelo. Siamo contenti di essere riusciti a salvare la produzione di kiwi gialli, nonostante il termometro sia sceso fino a meno 5-6 gradi per diverse notti. Il resto delle specie frutticole coltivate in azienda (nettarine, susine e kaki) sono state largamente danneggiate”.



“La stagione di G3 registra un ritardo superiore alle due settimane. Sulle colline faentine e forlivesi si è cominciato da pochi giorni le raccolte, ma nei frutteti di pianura stiamo ancora aspettando che i parametri qualitativi di colore, sostanza secca e grado brix diventino adeguati agli standard Zespri. Per quanto ci riguarda – aggiunge Melandri – confidiamo di poter iniziare gli stacchi da lunedì prossimo”.

Circa le previsioni produttive il frutticoltore di Reda, che è socio Apofruit, si dichiara tutto sommato soddisfatto: “La produzione è mediamente buona in termini di quantità. Rispetto all’anno scorso – conclude – si notano però frutti di pezzatura leggermente inferiore. I calibri dell’annata non saranno eccellenti”. 

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