Pere, che confusione sul mercato!

Origini, prezzi e promozioni disorientano il consumatore

Pere, che confusione sul mercato!
La vendita delle pere italiane è alle prime battute e in questo momento il consumatore rischia di rimanere disorientato: la distribuzione italiana sta approcciando la campagna commerciale con diverse strategie e nei reparti ortofrutta della varie catene si sovrappongono prodotti di origine diversa, promozioni sia sui frutti italiani che esteri, si notano pere di bassa qualità vendute a prezzi importanti... Insomma, una situazione eterogenea per una campagna – come detto a più riprese – dai volumi limitatissimi.

Nei giorni scorsi abbiamo visitato diversi punti vendita nel Nord Italia. In generale possiamo dire che le pere hanno spazio sugli scaffali, con assortimenti che cercano di essere profondi. Ma a un primo colpo d'occhio si nota come le pere Abate siano ancora praticamente assenti. D'altronde la stessa UNAPera aveva spiegato che la commercializzazione di questa varietà sarebbe partita solo all'inizio di ottobre, per presentarsi sul mercato con il giusto livello qualitativo.

In un negozio Galassia vicino a Verona – insegna del gruppo Maxi Dì – abbiamo trovato pere Abate italiane a 2,85 euro il chilo (vendita sfusa) mentre quelle provenienti dalla Spagna (confezionate in vassoi da tre frutti) erano vendute a 2,92 euro il chilo. In questo punto vendita grande spazio al prodotto estero: su 7 varietà di pere solo 2 erano di origine italiana, la già citata Abate e la Carmen (2,95 euro/kg). Sugli scaffali c'era poi la Limonera spagnola a 1,95 euro/kg; Williams, Max Red Bartlett e Santa Maria spagnole a 2,45; oltre alla Coscia dal Cile a 2,25 euro/kg.

Guardando le Abate di origine spagnola che abbiamo visto nei vari negozi visitati, si notano macchiette necrotiche e la cinghiatura: anche i produttori iberici hanno dovuto fare i conti con il gelo e con patologie fungine.



Eurospin vende in offerta da 2,98 a 1,98 euro/kg le Williams sfuse argentine, mentre quelle spagnole a 1,69. Le Carmen italiane si trovano a 2,98 e in assortimento sono a fianco delle Bartlet spagnole a 2,49 euro/kg e allo stesso prezzo si trovano le Abate cilene.



Alì evidenzia l'italianità del prodotto e rimarca che si tratta di frutti del nuovo raccolto: le Williams sono proposte a 3,50 euro/kg.



Da Carrefour solo prodotto nazionale con le Coscia a 2,98 euro/kg, le Carmen e le Williams rosse a 4,28 euro/kg. Sul bio la Carmen è proposta a 5,36 euro/kg.



Pam ha un'offerta di pere più esterofila. Abbiamo la Coscia spagnola a 3,29 euro/kg, la Kaiser del Sudafrica a 2,99, le Williams rosse spagnole a 2,99, stesso prezzo per le Williams bio italiane. Referenza che, in Coop a Bologna, troviamo a 3,78 euro/kg; mentre il prodotto convenzionale è in offerta a 2,78 euro.



Esselunga
, sempre nel capoluogo emiliano, non ha ancora Abate e propone tre referenze di pere: Williams italiane sfuse a 2,98 euro/kg, lo stesso prodotto confezionato e poi le Coscia spagnole.



Da questo tour nei punti vendita emerge come la Williams sia il prodotto base dell'assortimento, ma i prezzi sono sulle montagne russe: vanno da meno di 2 euro/kg quando sono in promo a più di 4, con punte di 5 nel biologico. Si trovano poi pere che in passato hanno visto pochissimo spazio, come la Limonera spagnola, e all'ingrosso girano anche partite di pere portoghesi che nel nostro Paese non si erano praticamente mai viste. L'Abate, per il momento, è passata da regina a Cenerentola, ma nelle prossime settimane sarà interessante monitorare le performance della pera più significativa per il mercato italiano. A parte le promozioni sarà comunque un’annata di alte quotazioni e non solo per il prodotto italiano.

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