«Prezzi alti, consumi bassi e tante incognite per l'autunno»

Catalano (Milano): preoccupano i consumi e le "condizioni" di tre produzioni "top"

«Prezzi alti, consumi bassi e tante incognite per l'autunno»
Un momento di passaggio tra estate e autunno "condito" da numerose incognite, nei Centri agroalimentari e Mercati ortofrutticoli italiani: "Storicamente in questa fase dell'anno non si vende molto ma l'impressione è che i consumi siano particolarmente bassi", spiega dall'Ortomercato di Milano Antonio Catalano, responsabile della Gala Fruit e presidente dell'associazione di grossisti Acmo.


"Da un lato ciò può essere determinato dai prezzi elevati delle ultime referenze estive, dall'altro però avvertiamo un clima di forte incertezza tra gli acquirenti e i consumatori finali che frena le contrattazioni". Ecco allora che, nonostante le temperature ancora alte, gli affari sono ridotti al lumicino anche per le residue partite di drupacee, meloni e angurie.

In vista dell'imminente autunno, poi, preoccupano le conseguenze delle avverse condizioni climatiche su alcuni prodotti "simbolo" della stagione: "Ci sono tanti punti di domanda soprattutto per pere, cachi e clementine", commenta Catalano. "Ci aspettiamo una stagione difficile, la gente è molto attenta nello spendere".



La metropoli lombarda intanto è tornata a popolarsi: "E' stata una lunga estate, fin da luglio chi ha potuto se n'è andato in vacanza e soltanto adesso, con la riapertura delle scuole, Milano  gira a pieno ritmo. Gala Fruit lavora con l'Horeca e ad agosto ha registrato la chiusura di tanti ristoranti e bar, anche di quelli che negli anni passati restavano aperti: il 70% circa dei nostri clienti, in questo canale, ha abbassato la saracinesca nel periodo agostano, un dato record".   

Copyright 2021 Italiafruit News