Nocciole, in Campania preoccupa il crollo produttivo

Op Il Guscio incontra l'assessore Caputo: «Chiediamo lo stato di calamità»

Nocciole, in Campania preoccupa il crollo produttivo
Il settore produttivo delle nocciole campane si sta leccando le ferite dopo le gelate della scorsa primavera. La stagione 2021 sta partendo con prospettive del tutto amare sul fronte dei volumi da raccogliere: secondo l'Op Il Guscio, importante realtà del comparto nocciole, le stime produttive sono infatti pessime. "Ad oggi si registra una mancata produzione di nocciole pari a circa il 70% a seguito dei sempre più frequenti eventi meteorologici avversi. Stiamo parlando di una enormità per la Campania, in quanto il 70% rappresenta un valore economico di 80-90 milioni di euro", sostiene il direttore dell'Op, Sabato Castaldo.  

Un contesto deficitario che Castaldo assieme a Giampaolo Rubinaccio e Francesco Sodano, referenti del Distretto di Qualità Campania in Guscio, ha portato all'attenzione alla Regione. "Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro presso gli uffici dell’Assessorato all’Agricoltura della Campania – fa sapere il direttore – La discussione con l’assessore Nicola Caputo si è focalizzata su diversi temi e abbiamo avanzato cinque proposte collegate agli eventi di quest’anno”.



Per l’Op occorre innanzitutto “attivare le procedure previste per richiedere lo stato di calamità, allo scopo di consentire agli agricoltori di accedere ai benefici economici o agli sgravi fiscali previsti per legge”. Si è chiesto, in secondo luogo, che il sistema assicurativo di Condifesa Campania possa essere il più possibile trasparente nei confronti degli agricoltori associati e capace di espletare competenze specialistiche nella prevenzione e gestione dei rischi. “Oggi sulle colture arboree, come la frutta secca, la disponibilità delle compagnie assicurative di assumere il rischio nei periodi d'inizio anno, ovvero nella fase di fioritura e impollinazione, è molto spesso contingentata”, rimarca il direttore.

Un’altra proposta fatta all’assessore Caputo è l’opportunità di “garantire nuove procedure di accesso a finanziamento (ad esempio: progetti collettivi o integrati nei bandi Psr, fondi del Pnrr, ecc.) per sostenere e premiare gli investimenti dei produttori finalizzati a prevenire danni da avversità atmosferiche, calamità naturali ed eventi catastrofici”. 



Per quanto riguarda la difesa è stata invece avanzata alla Regione la richiesta di “ampliare la rosa dei prodotti ammessi (anche con insetticidi) nel Disciplinare di produzione della Misura 10.1, ma soprattutto di consentire urgentemente l’utilizzo di almeno due principi attivi per le crittogame del nocciolo”. Come ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, l’Op ha appoggiato la “promozione di strategie per un progetto integrato di filiera”.

“Il cambiamento climatico e le avversità atmosferiche hanno messo a dura prova il settore della nocciola che ha perso il 60-70% di prodotto a livello regionale – ha dichiarato l’assessore Caputo al termine dell’incontro  Con l’Op Il Guscio abbiamo discusso delle soluzioni più adeguate per affrontare le criticità del settore, come una adeguata gestione del rischio e la necessità di adeguare alle esigenze delle aziende le diverse proposte assicurative. Mi hanno lasciato un paper con le loro riflessioni sul comparto, sul quale con gli uffici lavoreremo nei prossimi giorni”.

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