Fave e legumi secchi, Di Nunzio: rese basse ma super qualità

Raccolte terminate in Puglia e vendite dinamiche. «In partenza i primi container per Usa e Canada»

Fave e legumi secchi, Di Nunzio: rese basse ma super qualità
"La stagione di raccolta dei legumi secchi è terminata. A livello di quantità abbiamo riscontrato una riduzione rispetto alle annate precedenti, mentre sul fronte qualitativo c'è stato un salto in avanti notevole". così Matteo Di Nunzio, imprenditore dell'omonima azienda di San Paolo di Civitate (Foggia), commenta la stagione dei legumi secchi del Tavoliere delle Puglie.

Per quest'anno, l'azienda pugliese ha messo a regime circa 1.300 ettari di legumi, 700 dei quali dedicata a fave. "Siamo probabilmente gli unici in Italia a produrre la fava sgusciata, che è la punta di diamante della nostra produzione. La resa media quest’anno si è attesta intorno ai 20 quintali per ettaro, contro i 30-35 quintali per ettaro dell'anno scorso. La qualità è però molto più alta in confronto al 2020 e ciò ci consentirà di avere un prodotto sgusciato italiano di altissimo livello".


Un appezzamento della Di Nunzio 

In termini di caratteristiche qualitative, "quest’anno le fave del Tavoliere presentano una dimensione regolare, con lotti molto grandi e lotti più standard. Il colore è molto verde e bellissimo – precisa Di Nunzio – In generale, il grande punto di forza del prodotto locale, che essicchiamo in campo e raccogliamo con macchine specializzate per i legumi, è il fatto di garantire una cottura nettamente migliore rispetto alle fave di origine estera. Si scoglie in bocca ed è buonissimo".

Il resto delle superfici, 600 ettari, è suddiviso tra ceci bianchi e neri, lupini, cicerchie, lenticchie e piselli. "I nostri legumi sono a filiera cortissima: andiamo a curare l’intera produzione, dalla semina alla raccolta, nell'arco di 100 chilometri quadrati, coinvolgendo una cinquantina di aziende agricole che coltivano con metodi di agricoltura sia biologica sia integrata". 


Un momento delle raccolte 

L'azienda, che è titolare del marchio registrato "Legumi del Tavoliere", pulisce, seleziona e confeziona tutti i prodotti presso lo stabilimento di San Paolo di Civitate, dotato di linea di produzione 4.0 appositamente studiata per i legumi secchi. Da circa due anni gli stessi legumi coltivati sono disponibili anche nella linea delle produzioni cotte a vapore e pronte da mangiareUna innovazione su cui le catene della Gdo nazionale si stanno orientando per rendere i loro reparti ortofrutta sempre più rispondenti alle nuove tendenze di consumo.

“La nuova stagione commerciale è partita nel migliore dei modi - conclude Di Nunzio - La domanda è infatti attualmente molta dinamica. Stiamo realizzando ottime vendite con buoni quantitativi richiesti. Diversi container destinati ai mercati degli Usa e del Canada stanno partendo proprio in questi giorni. Speriamo di continuare così”.


Ceci bio cotti al vapore a marchio "Legumi del Tavoliere"

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