Mele, le Gala di pianura sono quasi pronte

Attese e sensazioni, Op Minguzzi: «La maturazione è un ancora po' indietro. E su UNAPera... »

Mele, le Gala di pianura sono quasi pronte
Si appresta a cominciare nella pianura Padana la campagna delle mele con la varietà precoce Gala. I primi stacchi sono attesi a partire da questo weekend, ma come sempre i produttori devono stare attenti a rispettare i giusti tempi di maturazione per evitare di dare il via alla stagione con frutti di scarse condizioni qualitative, non idonee per invitare il consumatore al riacquisto.

"Ad oggi la maturazione dei frutti di Gala è un po' indietro rispetto al normale. Sulle piante notiamo infatti tanto prodotto di calibro 70- e la colorazione non è ancora ottimale. Quest'anno sarà bene aspettare qualche giorno in più per la raccolta: l'ideale, probabilmente, sarà iniziare gli stacchi verso la fine della prossima settimana", dice a Italiafruit News Giancarlo Minguzzi dell'Op Minguzzi di Alfonsine (Ravenna). 

La raccolta, suddivisa su tre stacchi, andrà avanti per tutto agosto, poi arriverà il turno delle Fuji e delle Pink Lady. "In termini di quantitativi, in Emilia-Romagna ci aspettiamo una produzione di Gala normale ed in linea con il 2020, annata di volumi nella media. In base alle prime informazioni, pare che l'Alto Adige dovrà gestire un raccolto di Gala più importante del 2020. Un incremento che, se verrà confermato, potrebbe farsi sentire a livello commerciale".


Giancarlo Minguzzi

Sulle Gala l'Op Minguzzi non si aspetta grossi problemi causati dalla cimice asiatica, in quanto in questo periodo dell’estate l'insetto sta prediligendo le pere e altre colture come la soia. “Abbiamo maggiori preoccupazioni per le due varietà più tardive, Fuji e Pink Lady, che raccoglieremo da settembre in avanti. La cimice, in questi giorni, sta causando danni importanti a quelle poche pere e pesche rimaste sugli alberi dopo il gelo tardivo”, aggiunge l’imprenditore che ha scelto di aderire ad UNAPera, la nuova aggregazione del settore pericolo emiliano-romagnolo di cui abbiamo scritto nell'articolo di apertura di ieri (clicca qui per leggerlo). 

“UNAPera non è l’ultima spiaggia per la nostra pericoltura, ma sicuramente è un progetto che punta a proteggere il reddito degli agricoltori e ad evitare speculazioni al ribasso, in poche parole. Senza reddito per i produttori di pere, salta tutto il resto della filiera”.

“Crediamo molto in UNAPera. L’annata in corso, caratterizzata da volumi scarsissimi, sarà utile per organizzarsi ed affilare le armi in vista della prossima campagna pericola”, conclude. 

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