Avocado, entro il 2030 produzione triplicata

Crescita testimoniata dalla Fao, che prevede volumi per 12 milioni di tonnellate

Avocado, entro il 2030 produzione triplicata
E’ una vera e propria corsa produttiva quella dell’avocado, frutto di origine sudamericana che negli ultimi anni ha spopolato nei piatti di quasi tutto il mondo.
Secondo il rapporto della Fao, riportato dalla testata online freshfruitportal.com, rispetto ai livello del 2010 la produzione di avocado triplicherà entro il 2030 per raggiungere 12 milioni di tonnellate.

Come specificato nel rapporto, nonostante l’avocado abbia il livello produttivo più basso rispetto ai principali frutti tropicali, ha registrato negli ultimi anni la crescita più rapida della produzione. Tra i fattori che hanno contribuito a questa crescita ci sono stati un’ampia domanda globale e i prezzi unitari delle esportazioni.



Ad oggi la produzione di avocado è concentrata in pochi Paesi, che rappresentano da soli l’80% della produzione mondiale. Di questi, si prevede che circa il 74% della produzione rimarrà in Sud America e nei Caraibi, considerate le favorevoli condizioni di crescita.

Si stima che entro il 2030 l’avocado raggiungerà i 3,9 milioni di tonnellate di esportazioni, superando i volumi di ananas e mango e diventando così il frutto tropicale più scambiato.
Sarà inoltre il frutto più prezioso, considerato che il valore totale delle esportazioni mondiali potrebbe raggiungere gli 8,3 miliardi di dollari.



Il Messico continuerà ad essere il più grande produttore ed esportatore, con un aumento della produzione del 5,2% all’anno nei prossimi dieci anni; numeri fortemente influenzati dalla crescita della domanda negli Stati Uniti. Per questo motivo, si prevede per il Messico un aumento della quota di mercato del 60% entro il 2030.

Dal punto di vista dei Paesi importatori, viene confermato il ruolo degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, che rappresenteranno rispettivamente il 40% e il 31% delle importazioni mondiali nel 2030.
Rimangono da tenere d’occhio Paesi come la Cina e il Medio Oriente dove le importazioni stanno rapidamente aumentando.

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