Ciliegie, quando il prezzo è ballerino

A Cesena si va dai 2 ai 7 euro il kg. Volumi buoni, quotazioni variabili

Ciliegie, quando il prezzo è ballerino
Tra i frutti preferiti di stagione, le ciliegie stanno vivendo una fase di prezzi altalenante dettata di giorno in giorno dalle quantità disponibili e dalla qualità dei frutti.
Lunedì mattina abbiamo visitato il Mercato ortofrutticolo di Cesena, dove abbiamo registrato quotazioni varianti dai 2 euro fino ai 7 euro al chilogrammo per il prodotto di qualità premium.

“Sto vendendo le ciliegie sui 4/4,50 euro al chilogrammo e il mercato è abbastanza pesante – spiega a Italiafruit News Carlo Casali dell’omonima azienda agricola di Montiano (in foto sotto) – i prezzi sono decisamente calati rispetto alla scorsa settimana quando le vendevo a 6 euro. Anche se va peggio per le albicocche, che quest’anno mancano del tutto a causa delle gelate che abbiamo avuto”.



Decisamente più bassi i prezzi per le ciliegie dell’azienda Virgilio Brighi estesa su tre ettari di terreno a Bagnile e dedita alla coltivazione di 20 varietà di ciliegie: “La settimana scorsa vendevamo le nostre ciliegie a 2,50/3 euro al chilogrammo, questa settimana arriviamo appena a 2 euro. Fortunatamente su questi frutti non abbiamo registrato particolari problemi, invece i fagiolini che coltiviamo sotto telo sono stati completamente ‘bruciati’ dal freddo”.

“Un prezzo normale per il prodotto sfuso di calibro medio piccolo sarebbe 2,50 euro al chilogrammo e la scorsa settimana siamo arrivati anche a 3 euro ma ora stiamo vendendo a 2 euro”, dice il produttore Paolo Cantoni dell’omonima azienda di 13 ettari a Civitella. E continua: “Adesso abbiamo le Bigarreaux ma quest’anno le diverse varietà hanno allegato tutte nello stesso momento per cui ci ritroviamo contemporaneamente con ciliegie dal calibro piccolo, medio e grande ed è davvero difficile raccogliere così”. Oltre alle ciliegie Cantoni coltiva albicocche, susine e nettarine su cui ha registrato forti problemi dovuti al freddo, mentre 3 ettari sono destinati agli ortaggi (piselli, zucchine, cavoli). Il produttore sottolinea la difficoltà a trovare manodopera in questo settore: “Non c’è ricambio generazionale – dice – ed è davvero difficile trovare persone competenti; per questo motivo in inverno sono rimasto indietro di 20 giorni con i lavori in campo”.



Un parere diverso arriva infine dall’azienda agricola Zanchini di Monterale, che vende le sue ciliegie Silvia a 7 euro al chilogrammo (foto in apertura). “Oltre alla qualità del prodotto – sottolinea il produttore – il segreto sta nella cura messa al momento della raccolta, della selezione e del confezionamento. Noi siamo un’azienda familiare e siamo io e mia moglie ad occuparcene fino a tarda notte, se lasciassimo fare ai dipendenti non otterremmo gli stessi risultati. E’ un lavoro molto duro ma i risultati ripagano”.
L’azienda, estesa su una superficie di 12 ettari, produce anche pesche, cachi, albicocche e nettarine Ufo, quest’ultime vendute a 3 euro al chilogrammo. “Con le gelate le temperature sono arrivate a -7 gradi nella parte bassa del nostro podere dove abbiamo perso quasi tutti i frutti, fortunatamente nella parte alta siamo riusciti a salvare qualcosa”.

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