«Meloni, prepariamoci a una campagna di alti e bassi»

Francescon: dopo due stagioni lineari ci saranno buchi produttivi, occhio con le offerte

«Meloni, prepariamoci a una campagna di alti e bassi»
Dimenticare le campagne 2019 e 2020. Perché nel 2021, il melone, seguirà un percorso completamente diverso. "Dopo due stagioni lineari all'insegna di prezzi stabili, in un range compreso tra 70 e 1,10 euro il chilo, quest'anno si alterneranno momenti di ampia disponibilità ad altri di scarsa offerta", ha spiegato ieri durante il Think Fresh Webinar Preview Bruno Francescon, presidente dell'Op Francescon. "Le allegagioni, a partire dall'areale mantovano, hanno avuto problemi a causa di freddo e maltempo, mentre sul fronte vendite finora si è fatto davvero poco sempre a causa delle temperature basse". 



Con queste premesse, cosa succederà nelle prossime settimane? "Avremo momenti di buco produttivo alternati a momenti di sovrapproduzione con quel che ne consegue: prezzi che passeranno da 40-50 centesimi a 1,50 il chilo". Ecco allora che diventa "fondamentale pianificare la campagna evitando promozioni quando mancala materia prima". Insomma, serve un gioco di squadra, tra produzione e Gdo, per evitare che la situazione sfugga di mano e il bilancio si chiuda in rosso. Per tutti.

In occasione dell'evento di ieri Francescon ha parlato anche dell'Igp che identifica il melone mantovano ormai da otto stagioni: "Abbiamo fatto tanta strada, è l'unico melone Igp d'Italia e deve il suo successo al fatto che a Mantova operano  le 3-4 aziende più grandi e specializzate d'Italia... Un territorio in cui questo prodotto viene coltivato da 500 anni sempre con grande professionalità come avviene in altri comparti, dalla zootecnia, al parmigiano reggiano... C'è voglia di segmentare, anche attraverso il brand - ha aggiunto Francescon - per consolidare un trend di crescita che si aggira attorno al 10% ogni anno per le due grandi famiglie, liscio e retato". 



Specializzazione e innovazione: "Siamo co-detentori in esclusiva di una varietà di melone liscio di altissima qualità, Tiarè (foto sopra): questo sarà l'anno del consolidamento, lo coltiveremo e commercializzeremo per tutta l'estate". 

Per la campagna angurie, che ha in Perla Nera la punta di diamante, le aspettative sono buone: "Hanno avuto meno noie sul fronte produttivo rispetto al melone, prevediamo continuità produttiva e una stagione lineare, caratterizzata da un'offerta di qualità.  L'inizio fa ben sperare".

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