Rinnovato il contratto nazionale quadro in agricoltura

Rinnovato il contratto nazionale quadro in agricoltura
E' stato sottoscritto il 23 febbraio, con un aumento salariale del 2,5% e decorrenza a gennaio 2017, il verbale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per i quadri e impiegati dell’agricoltura. Scaduto il 31 dicembre 2015, riguarda circa 20mila lavoratori e più di cinquemila aziende.

Soddisfazione da parte della Cia-Agricoltori Italiani per l’accordo raggiunto che dimostra ancora una volta il grande senso di responsabilità che appartiene alle parti sociali agricole. L’adeguamento retributivo del 2,5% rappresenta un risultato equilibrato - spiega la Cia - riconoscendo un adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori senza compromettere la sostenibilità delle imprese agricole, messa già a rischio da eventi drammatici come i ripetuti eventi sismici e il maltempo eccezionale, nonché dal costante calo dei prezzi sui campi.

Infine - conclude la Confederazione - come ulteriore elemento di valutazione, questo rinnovo si pone in un quadro coerente con i rinnovi dei contratti provinciali degli operai agricoli, che stanno avvenendo in questi giorni su tutto il territorio nazionale.
 
Secondo la Coldiretti il rinnovo ha rappresentato un passo difficile e coraggioso nei tempi di crisi che l’economia e la società italiana stanno attraversando. Si tratta, però, anche della conferma della dinamicità del settore agricolo e del ruolo che può svolgere a sostegno della ripresa.
Ai lavoratori del settore - precisa la Coldiretti - è stata garantita la necessaria copertura contrattuale, sia in termini di recupero del potere d’acquisto che di salario di produttività grazie alla definizione delle linee guida per la sua esigibilità.  Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza del mondo del lavoro si contraddistingue – aggiunge la Coldiretti - in termini di contenuti in una riconferma e rafforzamento del sistema di welfare contrattuale oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti.

Di rilevante importanza l'allineamento alle effettive necessità delle imprese: dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario sia annuale che giornaliero e settimanale, del regime di flessibilità multi periodale e di regolazione del rapporto a termine. In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione,  oltre ad aver avuto esito positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l’entità degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla congiuntura economica che – conclude la Coldiretti - attraversa in complesso il sistema agricolo, né alle concessioni alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori. (rq)