Datterino giallo, alcuni “avventurieri” mettono a rischio una nicchia

Anche per il prodotto a bacca rossa stagione tra alti e bassi

Datterino giallo, alcuni “avventurieri” mettono a rischio una nicchia

Il datterino, nelle ultime stagioni, grazie alle sue caratteristiche ha riscontrato grande interesse nei mercati ortofrutticoli nazionali e nei reparti ortofrutta della grande distribuzione sia in termini di volumi venduti che di valore,.

Ogni frutto pesa tra i 20 e i 40 grammi, ha un gusto particolarmente dolce - infatti il grado brix può raggiungere anche i 12° - mentre presenta una buccia sottile e la polpa ha pochissimi semi.

Ma questa stagione, particolarmente anomala, non ha risparmiato nemmeno il datterino, che sta vivendo fasi altalenanti, come racconta a IFN l’imprenditore agricolo Giuseppe Di Gregorio, produttore specializzato in questa varietà di pomodoro, a cui dedica una superficie di 5,5 ettari a Scoglitti (Ragusa). “Mercati indecifrabili che ci fanno vivere una stagione anomala; sicuramente l’andamento climatico non è stato dalla nostra parte; infatti, c’è stato meno prodotto ma, non per questo, la domanda è stata influenzata in positivo. Tuttora le richieste non sono elevatissime e questo vale per tutte le referenze; la difficile situazione economica non stimola i mercati anche se a febbraio ci sono state settimane vivaci grazie alla qualità delle bacche”.

Cosa ci si aspetta per le prossime settimane? 
“Siamo in linea con il mercato dell’anno scorso ma speriamo che per le prossime settimane le vendite si vivacizzino. Intanto stiamo cimando le piante e inizieremo con i nuovi trapianti tra maggio e giugno con l’obiettivo di offrire un prodotto che soddisfi a pieno i parametri organolettici tipici della varietà”. Il produttore siciliano fa anche il punto sul prodotto a bacca gialla. “Ci sono stati tanti avventurieri dell’ultimo minuto e, così, si rischia di rovinare una nicchia, abbassando il livello qualitativo della merce. infatti, coltivare questo pomodoro non è semplice, ha una sensibilità maggiore del prodotto a bacca rossa sia al freddo - soffre a temperature sotto i 13° - ed è anche più suscettibile al ToBRFV”.