Cosa imparare dalla grappa

Francesca Nonino e i segreti per svecchiare la comunicazione

Cosa imparare dalla grappa

La comunicazione tra diversi settori professionali è fondamentale per evidenziare i limiti e superare le difficoltà, oltre che per imparare nuove strategie. E’ quello che è successo ieri allo Speciale Frutta e Verdura – a cura di Italiafruit News e Mark Up - quando l’ortofrutta è andata a lezione dalla grappa, più precisamente da Francesca Bardelli Nonino, sesta generazione della famiglia di distillatori friuliani.

Anche conosciuta come l’influencer della grappa per il suo modo fresco e innovativo di comunicare il prodotto di famiglia, Nonino ha delineato con Roberto Della Casa le principali mosse che il settore deve adottare per svecchiare la sua immagine.

Francesca Bardelli Nonino con Roberto Della Casa sul palco dello Speciale Frutta e Verdura

“L’esempio più grande è stato quello dei miei nonni Giannola e Benito – è intervenuta Nonino – mi hanno insegnato che se si crede davvero in qualcosa mettendoci impegno, prima o poi avrà successo. Ma per farlo bisogna essere disposti a fare una rivoluzione”.
La rivoluzione in casa Nonino fu quella di iniziare a distillare un singolo vitigno e far conoscere il marchio tramite personaggi in vista per il panorama lavorativo italiano, quelli che oggi chiameremo “ambassador”.

Fu proprio Giannola la prima ad ampliare il pubblico di riferimento della grappa, inviandone un omaggio all’avvocato Agnelli. “Non bisogna aver paura a farsi conoscere, è l’unico modo per fare apprezzare i propri prodotti – sottolinea Nonino - E lo stesso motivo per cui, poco tempo dopo da quell’invio, Agnelli comprò 60 bottigliette della nostra grappa per realizzare i suoi regali di Natale”.

Lo stesso desiderio della nonna è diventato una missione anche per Francesca: “E’ difficile che la gente possa conoscerci tramite la nostra distilleria: non tutti sono disposti a venire in Friuli, per questo mi sono inventata la comunicazione tramite i social mettendoci la faccia. Non è stato facile: all’inizio mi accusavano di essere troppo sorridente e, come risposta, ho iniziato a ballare in distilleria. Chi l’ha detto che sia un ambiente noioso? L’importante rimane sempre comunicarne i valori e mantenere la trasparenza dal settore produttivo alle tavole”.

E continua: “Per esempio mi ferisce il fatto che la gente non conosca la differenza tra grappa distillata in maniera artigianale rispetto a quelle prodotte in distillerie artigianali dove solo l’ultima parte del processo è davvero artigianale. E’ fondamentale imparare a leggere le etichette per conoscere l’essenza dei prodotti. Qui nasce anche il mio ruolo: rendere le informazioni fruibili a tutto il pubblico”.

Se conoscenza, precisione e dinamismo sono alla base della comunicazione online della grappa, non può mancare un riferimento alla sostenibilità. “Per esempio utilizziamo le vinacce esauste come fertilizzante per i campi di pomodoro da cui ricaviamo buonissime passate. Se non è sostenibilità questa!”.

Tanti gli spunti utili per il settore ortofrutticolo dove, al di là di pochi esempi isolati, ad oggi mancano personaggi di riferimento per la comunicazione online. C’è ancora tanto da lavorare ma almeno qualche base è stata gettata.