Che Berlino sarà?

Tanta attesa ma i numeri fotografano la crisi in atto

Che Berlino sarà?

Ho letto delle tante novità che ci attendono a Berlino questa mattina, sbandierate forse anche per dimenticare e lasciarsi alla spalle un 2022 ricco solo di difficoltà. Vorrei lasciarmi trasportare anch’io dall’ottimismo, specie dopo l’ubriacatura di Madrid, che per qualche giorno ci aveva fatto rivivere i fasti della locomotiva ortofrutta prima della pandemia. Purtroppo, però, la mia passione sono i numeri e le premesse per Fruitlogistica evidenziano in modo chiaro la crisi che a livello mondiale sta investendo il settore. 
Duemila427 espositori registrati sul sito sono tanti, per di più in crescita del 20% rispetto all’edizione dello scorso anno, ma lontanissimi dai 3.200 espositori dell’edizione 2019, l’ultima prima della pandemia. Nel 2020 sarebbero stati addirittura 3.300 se non fossero intervenute le defezioni dalla Cina. Significa il 26% in meno, mentre Fruitattraction e Macfrut hanno fatto il record di espositori nelle ultime due edizioni. La voglia di dare nuova dinamicità al settore certo non manca, Fruitlogisitica dovrà dimostrare di saperla di nuovo interpretare.
In termini di rappresentatività, Berlino quest’anno ottiene comunque il record, con 94 paesi espositori, fra i quali l’Italia riveste il ruolo di primo paese in termini numerici; anche qui con un nuovo record, poiché gli italiani sono oltre il 18% del totale, contro il 16% che rappresentavano nel 2019. Costante, viceversa, l’incidenza della presenza spagnola, nell’intorno dell’11%. Numericamente tutte in calo le presenze dalle altre aree più significative, esclusa la Germania che resta sostanzialmente stabile.
Rispetto all’edizione 2019 mancano una sessantina di espositori nazionali e, scorrendo l’elenco, non sono solo piccole aziende marginali. È tempo di scelte oculate, “meno ma meglio”, come si diceva qualche giorno fa (clicca qui per approfondire) e anche le Fiere devono fare i conti con la contrazione dei volumi. Speriamo che – almeno qui – si alzi la qualità della prestazione per aumentare il valore complessivo; ma questo lo sapremo solo venerdì. Per ora buona fiera a tutti.