Caporalato, in caso di violazioni si perde la Pac

La nuova riforma dell'Unione Europea lega i fondi al rispetto dei lavoratori

Caporalato, in caso di violazioni si perde la Pac

Il caporalato è una piaga che continua a colpire dai 160 ai 180mila lavoratori in tutta Italia. Il fenomeno che crediamo riguardi solo in casa nostra, in realtà è diffuso in tutta l’Europa e l’Unione Europea sta prevedendo una soluzione collegata alla Pac. Si parla infatti di condizionalità sociale, che legherà i fondi per gli agricoltori elargiti dalla Politica agricola comune al rispetto dei diritti dei lavoratori.

È una novità, come riporta il Corriere della Sera, che tutti gli stati europei dovranno obbligatoriamente inserire nel loro ordinamento dal 2025, oppure già dal prossimo anno, come dovrebbe fare l’Italia. La scelta era già stata fatta dal governo Draghi e poi riconfermata dall’esecutivo Meloni.

In pratica, con la condizionalità sociale le violazioni in materia di occupazione e legislazione sociale costituiscono una condizione per gli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti. In caso di violazioni, gli imprenditori agricoli perderanno del tutto o in parte le somme previste.

Un altro strumento per contrastare il caporalato è incluso nel Pnrr. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Ue, ha stanziato 200 milioni di euro per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, luoghi dove si vive in condizioni estremamente precarie e dove il reclutamento illegale è molto più facile.

I fondi del Pnrr serviranno per il recupero di soluzioni alloggiative per i lavoratori agricoli, in larga parte stranieri, che vivono in insediamenti informali privi di servizi. Secondo una ricerca commissionata dal Ministero del Lavoro sarebbero almeno 10mila coloro che vivono in queste condizioni.