Atos F1, il gialletto dorato che piace sempre di più

Il melone di HM.Clause è particolarmente resistente al caldo

Atos F1, il gialletto dorato che piace sempre di più

L’inverno ha appena iniziato a farsi sentire, ma per i produttori di melone gialletto è il momento di pensare ai trapianti. Dopo l’estate più calda a memoria d'uomo, non sappiamo quali saranno le temperature che si registreranno quest’anno, ma una cosa è certa, il melone gialletto Atos F1 di HM.Clause ha dimostrato di essere in grado di resistere alle alte temperature che hanno interessato la Sicilia lo scorso anno. 

La varietà è in commercio da tre anni ed è stata particolarmente apprezzata dai produttori siciliani che sicuramente la riconfermeranno anche per i trapianti di quest’anno, come spiega a IFN Alessandro Cinquerrui, responsabile commerciale e sviluppo Sicilia occidentale per HM.Clause.

“Atos F1 risponde bene sia in campo che commercialmente, e gli operatori sono rimasti entusiasti della performance dimostrata. Tra le caratteristiche che lo rendono speciale vi è infatti un’elevata plasticità di adattamento in campo a cui si associano un’ottima capacità di allegagione anche nelle condizioni più difficili e una maturazione concentrata”. 
 

“L’areale di riferimento è il meridione d’Italia e in particolar modo la Sicilia, territorio in cui è nata e si è sviluppata la varietà – specifica Cinquerrui -. Il periodo più indicato per il trapianto in pieno campo di questa varietà è tra la seconda metà di aprile e la metà di maggio mentre il frutto è pronto per il raccolto all’incirca dal 10 di luglio con la campagna che si protrae per tutto il mese di agosto. La pianta non teme il caldo perché la copertura fogliare protegge i frutti. Inoltre, Atos F1 ha una buona conservabilità sia in campo che nel post raccolta e un’ottima tenuta alle manipolazioni; il calibro e la forma del prodotto sono sempre omogenei in tutte le raccolte, con un peso che si attesta attorno ai 2,5 e i 3,3 kg”.
 

Dal punto di vista genetico presenta una forte resistenza nei confronti dell’oidio e il gene VAT di repellenza nei confronti degli afidi. “Il comportamento della pianta di Atos F1– continua Cinquerrui - permette di risparmiare sui costi dei trattamenti e di avere frutti più salubri perché presenta un minor utilizzo di prodotti fitosanitari. La stessa varietà può essere anche utilizzata per le coltivazioni a residuo zero e controllato”.
 

Infine, quello che più colpisce di questa varietà di melone gialletto ad un primo colpo d’occhio è sicuramente il colore, un giallo oro che spicca sul campo come sul banco ortofrutta. “Atos F1 – conclude il responsabile commerciale e sviluppo – è molto rugoso e dorato una volta maturo, mentre al suo interno nasconde una polpa bianca, soda, resistente, croccante e aromaticamente dolce, con un livello brix sempre elevato.”