Dal campo
«Agrotessili, quando la protezione fa risparmiare acqua»
Continuano gli studi di Arrigoni su un tema chiave per il futuro
L’agricoltura professionale non si improvvisa e davanti agli effetti dei cambiamenti climatici servono strategie e mezzi tecnici per evitare che questi possano compromettere la produzione. Prendiamo i teli e gli schermi termo-riflettenti Arrigoni: proteggono le colture e consentono in media almeno il 35-40% di risparmio idrico, come emerge da un recente studio realizzato dalla storica azienda di Uggiate Trevano, in provincia di Como.
“L’estate lunga e siccitosa che ci siamo lasciati alle spalle ci ha messo alla prova, ma ora abbiamo la certezza che i nostri teli proteggono da un’eccessiva radiazione solare – spiega a IFN Davide Daresta, responsabile marketing di Arrigoni - In passato siamo partiti dalle classiche reti ombreggianti e ora siamo passati a modelli più sofisticati di schermi termo-riflettenti, ovvero una gamma di prodotti più tecnologici per gestire la qualità della luce. Ci rendiamo sempre più conto che i nostri schermi, ma in generale gli agrotessili, hanno un forte effetto sul risparmio idrico”.
Il sospetto era forte e le ricerche di laboratorio hanno dimostrato quanto fosse fondato. “In media i nostri prodotti sono in grado di far risparmiare il 35-40% di acqua, un tema chiave per il prossimo futuro. Si rivelano quindi un valido contributo contro la mancanza di risorse idriche”, rimarca il manager.
Per calcolare il consumo idrico delle colture si è fatto ricorso all’evotraspirazione, l’unione di evaporazione e traspirazione, influenzato da diversi fattori climatici e di caratteristiche delle colture e della loro gestione. L’indagine necessita di diverse prove a livello territoriale e avviene nel campo sperimentale dell’azienda a Putignano, in Puglia.
Chi ha maggiormente esigenza di questo tipo di protezione sono sicuramente le realtà strutturate che hanno la necessità di essere sempre presenti con i loro prodotti nelle catene distributive, ma non sono esenti le altre che vogliono avere la garanzia di qualità del prodotto.
Passando a un’analisi del mercato degli agrotessili, anche questo comparto sta facendo i conti con l’aumento dei costi e con aziende agricole più prudenti negli investimenti, ma l’impresa lombarda conta di capitalizzare il buon lavoro fatto l’anno prossimo. “Siamo in un periodo di stallo – conclude il responsabile marketing di Arrigoni – ma la voglia di fare c’è e dal secondo semestre del 2023 prevediamo una netta ripresa, perché l’esigenza di questo tipo di prodotti è sentita dalla Sicilia in su”.
Ha collaborato Alessandro Iasevoli