Esselunga e il paracadute anti inflazione

Nei negozi prezzi su dell'1,7% contro un tasso del 7,4%. Caprotti: «Scelta strategica»

Esselunga e il paracadute anti inflazione

Esselunga investe sui consumatori. Il paracadute anti inflazione che dall'inverno scorso l'insegna ha messo in campo per difendere il potere di acquisto dei suoi clienti si riflette sui conti del gruppo presieduto da Marina Caprotti. Ma i numeri della semestrale presentata nei giorni scorsi - ricavi stabili a 4,3 miliardi (-0,2% sul primo semestre 2021) e margine operativo lordo a 214,6 milioni rispetto ai 427,1 dello scorso anno - erano previsti e seguono la strategie delineate dal direttore generale Gabriele Villa.

La catena ha dunque deciso di sacrificare i margini per sostenere i suoi 5,7 milioni di clienti in questa delicata fase economica, senza trascurare i suoi 25 mila dipendenti per i quali sta sviluppando un programma di aiuti ad hoc per un valore di circa 10 milioni.

Ma torniamo ai numeri del paracadute di Esselunga: i prezzi allo scaffale dell'insegna hanno registrato un incremento medio dell’1,7% contro un’inflazione media del 7,4% ricevuta dai fornitori. In soldoni vuol dire che la crescita dei prezzi è stata assorbita per il 5,7% dal distributore.

«Nel primo semestre abbiamo dovuto affrontare un contesto economico particolarmente complesso, con l’impennata dell’inflazione, l’incremento dei costi delle materie prime e la crisi energetica. Questo scenario ha avuto e sta continuando ad avere pesanti ricadute sulle imprese e sulle famiglie e proprio per questo ci impegniamo a offrire convenienza ai nostri clienti e a tutelarne il potere di acquisto - ha dichiarato al Corriere della Sera la presidente Marina Caprotti - Già a partire da novembre del 2021 abbiamo fatto una scelta strategica che ci ha portato ad assorbire in modo significativo gli aumenti ricevuti dai fornitori per non scaricarli completamente sui nostri clienti. Con questa decisione abbiamo rinunciato, consapevolmente, ad una sensibile parte del nostro margine».

I numeri del gruppo, riporta il quotidiano di via Solferino, da luglio a settembre mostrano una ripresa rotonda. Anche Esselunga fa i conti con la bolletta energetica (rincari previsti per il 2022 pari al 70%) e la catena continua ad osservare i comportamenti dei suoi clienti: scontrini più bassi, spese più frequenti, attenzione ai prodotti freschi come l'ortofrutta, ma anche al prezzo. E su quest'ultimo fronte i prodotti Smart di Esselunga segnano una crescita del 15%. 

In questo contesto il gruppo distributivo continua a investire: da gennaio a giugno ha messo sul piatto 151,9 milioni di euro, risorse finalizzate alla crescita e all'ampliamento della rete. Negli ultimi mesi, grazie alle aperture di Fino Mornasco, Torino Porta Nuova e una nuova LaESSE a Milano, i negozi del gruppo sono arrivati a quota 180.

«L’auspicio oggi è che ci sia uno sforzo da parte del nuovo governo che nascerà a ottobre verso gli imprenditori - ha osservato parlando al Corriere della Sera la presidente Caprotti - per affrontare l’attuale complessa congiuntura economica globale e salvaguardare lo sviluppo e la tenuta delle imprese da un lato e la serenità delle famiglie dall’altro».