Parassiti, aumentano le intercettazioni sugli agrumi

La segnalazione dalla Spagna: «Controlli più severi per i Paesi terzi»

Parassiti, aumentano le intercettazioni sugli agrumi
Aumentano le intercettazioni di agrumi con parassiti provenienti da Paesi terzi. La segnalazione arriva da l’Uniò de Llauradors, che rivela un +41% di questi casi rispetto allo scorso anno. 

Come riporta la testata iberica Valecia Fruits, i dati aggiornati ad agosto mettono in luce un totale di 110 respingimenti alle frontiere a causa della presenza di parassiti rispetto ai 78 dello scorso anno. Tra i Paesi coinvolti Brasile, Uraguay, Argentina e Colombia.



Il Sudafrica ha già 12 malattie segnalate, tra cui la temuta macchia nera degli agrumi. Questi parassiti rilevati in transito verso l’Europa hanno causato la sospensione temporanea delle loro importazioni di arance tardive, il che, secondo l’associazione dimostra che il trattamento a freddo dovrebbe essere più generalizzato.

Proprio per questo la Uniò de Llauradors si impegna a realizzare un sistema unificato di raffreddamento per tutte le importazioni e tutti i Paesi e chiede che tutte le autorità comunitarie dispongano di un unico criterio standardizzato per tutti. 
L’organizzazione ritiene anche che ratificare o firmare accordi da parte dell’Ue con il Mercosur o il Sudafrica sia un grave errore, poiché non esistono studi d’impatto approfonditi o rigorosi sugli effetti che provocano nel settore agricolo. 



Il segretario generale, Carles Peris, sottolinea che “fare accordi senza reciprocità sugli standard produttivi o l’uso di materiali attivi, senza garanzie fitosanitarie complete in termini di parassiti, significa cadere negli stessi errori di sempre che causano sempre un enorme impatto negativo sul settore”. 

Per Peris sarebbe necessario quindi aumentare il controllo all’ingresso di merci che possono contenere parassiti, dal momento che il suo arrivo nell’Unione Europea potrebbe essere letale per la cultura europea degli agrumi.

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