Susina Zucchella, anche la Gdo apprezza

Il produttore emiliano Lombatti: «Varietà autoctona dal grande potenziale»

Susina Zucchella, anche la Gdo apprezza
La susina Zucchella è storicamente utilizzata per la produzione della marmellata brusca, una preparazione tipica dell’Emilia. Ma da qualche anno il frutto è molto richiesto anche dalla grande distribuzione grazie alle sue caratteristiche organolettiche uniche; infatti, questa susina emiliana è salita alla ribalta per il suo sapore.
La Zucchella è un’antica varietà di susino tipica del parmense che ha avuto ampia diffusione dal ‘700, si narra che fu Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone ad apprezzare il sapore di questo frutto e da lì, a poco, si diffuse in altre aree della pianura padana.

 
“E’ una cultivar tipica dell’Emilia – spiega il produttore Vittorio Lombatti dell’azienda agricola biologica Lombatti che produce pomacee e drupacee nelle aree montane dell’Appennino Tosco-Emiliano – caratterizzata da frutti molto dolci e da una tipica forma allungata e dalla buccia di color viola opaco. È un prodotto che spicca per grado brix, per questo motivo negli ultimi anni è stata rivalorizzata e indirizzata per il consumo fresco”.
“Dedichiamo quasi un ettaro alla Zucchella a Casaselvatica, località delle montagne parmensi (850 s.l.m) dove la pianta, nonostante il clima rigido, essendo eccezionalmente rustica e produttiva ci ha permesso di puntare su questa varietà, che ormai è un punto di riferimento per il comprato delle susine”, afferma Lombatti.


Valorizzazione della territorialità

Solitamente in Gdo questa referenza viene confezionata prevalentemente nel formato da 500 grammi oppure si può acquistare sfusa e ovviamente. Prodotto che riscuote interesse da parte dell’industrie di trasformazione per la produzione di marmellate e succhi. Anche nei mercati all’ingrosso, soprattutto regionali, la susina viene commercializzata con grande facilità.
“Sicuramente – puntualizza l’imprenditore – l’attenzione da parte del grande pubblico nei confronti dei prodotti territoriali ha offerto un’opportunità per riscoprire frutta dal grande potenziale come la Zucchella – conclude Lombatti - Sicuramente nei prossimi anni gli ettari dedicati a questo frutto aumenteranno”.

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