Ortofrutta sfregiata dal maltempo

Da Nord a Sud parte la conta dei danni: sopralluoghi in corso

Ortofrutta sfregiata dal maltempo
Durante una delle estati più siccitose di sempre il maltempo ha colpito duro da Nord a Sud. Venti fortissimi, piogge torrenziali e grandine: un mix che ha letteralmente sfregiato l'ortofrutta in diversi importanti areali: Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia... Tra giovedì e venerdì scorso è successo il finimondo e ora è il momento della conta dei danni. Ma, una volta per tutte - visto che le elezioni sono dietro l'angolo - dovrebbe essere anche il momento di strutturare un serio piano di gestione del rischio climatico in agricoltura.



Questa mattina a Casamassima (Bari), teatro di una violentissima grandinata, i funzionari della Regione Puglia inizieranno i sopralluoghi nelle aree colpite. I controlli, finalizzati a comprendere con esattezza la quantità e la qualità dei danni provocati dai grossi chicchi di ghiaccio, dopo Casamassima andranno avanti negli altri comuni colpiti a iniziare da Rutigliano.

Nello specifico la zona colpita è compresa tra i territori di Casamassima, Rutigliano, Noicattaro e zona alta di Mola: zona vasta e produttiva con una forte vocazione alla coltivazione dell’uva da tavola. I chicchi anche del diametro di 3, 4 centimetri e in alcuni casi anche più grandi, hanno completamente distrutto tendoni e impianti della zona.



“Sin dalle ore immediatamente successive alla grandinata ci siamo attivati affinché la Regione prenda atto della gravità della situazione e avviato tutte le procedure per garantire e tutelare gli agricoltori della zona colpita. La notizia dell’avvio dei sopralluoghi – evidenziano Luca Lazzàro presidente di Confagricoltura Puglia e Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari Bat - era attesa dai produttori che nel giro di pochi minuti hanno visto andare in fumo migliaia di euro di investimenti. I danni sono ingenti e vanno quantificati con esattezza e serietà”.

Un nubifragio, invece, si è abbattuto sull'intero litorale pontino. Tra i Comuni particolarmente colpiti Sabaudia, Fondi e San Felice, ma anche le aree limitrofe. “La situazione è drammatica - spiega il direttore di Coldiretti Latina, Carlo Picchi - al punto tale che chiederemo alla Regione Lazio lo stato di calamità naturale. Le nostre aziende sono in ginocchio”.



In Emilia-Romagna il vento ha abbattuto interi frutteti, le foto dei danni a impianti e produzioni negli ultimi giorni hanno fatto il giro del web. Ora però è il momento di perimetrare i danni.

La Regione Emilia-Romagna ha già attivato i servizi per raccogliere le segnalazioni dei danni agricoli colpiti nei giorni scorsi da fenomeni metereologici di grande intensità. È stata infatti attivata una piattaforma attraverso la quale le imprese agricole possono segnalare i danni; sono segnalazioni importanti perché forniscono alla Regione dati certi per quantificare i danni, coordinare una ricognizione precisa sul territorio, chiedere indennizzi al Ministero delle Politiche agricole e alimentari.



Ma bisogna fare i conti anche con le risorse disponibili. “I danni sono pesanti e la disponibilità finanziaria dell'apposito fondo ristori è inadeguata - dichiara il presidente nazionale di Confagricolura, Massimiliano Giansanti - nonostante l'aumento di 200 milioni disposto dal governo con il DL Aiuti Bis. La normativa in vigore risulta inadeguata, troppo complessa e lenta – evidenzia il presidente di Confagricoltura - Gli interventi pubblici devono essere più veloci per assicurare, oltre all’indennizzo dei danni, la ripresa dell'attività produttiva”.

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