Pere coscia, una conferma della frutta estiva

Il produttore Cipolletta: «Con i funghi micorrizici abbiamo risparmiato risorse idriche»

Pere coscia, una conferma della frutta estiva
Siamo agli esordi del mercato delle pere coscia che, come ogni anno, danno una ventata di diversità alla frutta estiva. La pera coscia è una varietà di pera precoce, tipica della bella stagione e proprio in questi giorni è partita la raccolta e commercializzazione che si protrarrà fino a settembre. Anche l’azienda campana New Apple dei F.lli Cipolletta ha scaldato i motori con il suo prodotto di punta. La coscia per l’appunto.



“Siamo partiti bene - afferma Rosario Cipolletta, co-titolare dell’azienda - Il prodotto si conferma un caposaldo della frutta estiva, molto apprezzato per il suo sapore leggermente fresco e acidulo subito dopo la raccolta e il suo gusto zuccherino quando il frutto è un po’ più maturo, ma è sempre contraddistinto dalla croccantezza della polpa”.
Un’altra caratteristica tipica è la dimensione ridotta, “così è facile da consumare e il suo colore che vira dal verde al giallo con leggere sfumature rossastre ne aumenta l’attrattività commerciale - continua l’imprenditore - La buccia inoltre è molto sottile e non infastidisce quando si consuma”.



 “Abbiamo deciso di investire nella pera coscia sia per l’attrattività crescente del prodotto ma anche per rispondere alle esigenze dei nostri terreni, che erano sfatti da coltivazioni precedenti”, spiega il pericoltore che in questo progetto è stato affiancato dall’agronomo Vito Vitelli. “Ci siamo resi conto che questa varietà di pera è perfetta per non creare particolare stress ai terreni – aggiunge - La nostra azienda dedica 2 ettari alla pera estiva con un sesto d’impianto di 3,50 x 0,65 metri e un numero di piante pari a 4.500 ad ettaro”.
“Nonostante questo metodo di coltivazione intensivo abbiamo notato che gli investimenti non sono particolarmente onerosi se si riesce a trovare il giusto equilibrio con il terreno. Il consumo idrico - prosegue il produttore – è stato limitato dall’utilizzo di funghi micorrizici che sono in grado di migliorare l’assorbimento idrico. Abbiamo notato che il numero di ore di irrigazione si è dimezzato da 5/6 ore al dì a 2/3 ore, con l’impiego della doppia ala gocciolante”.



L’azienda campana sta riducendo l’utilizzo del prodotto chimico per non alterare le caratteristiche dei terreni e utilizza più concime organico che permette di ridurre i costi. “E grazie ai carri raccolta – precisa Cipolletta – Limitiamo la necessità di manodopera”.
L’unico aspetto che ancora tedia la coltivazione della pera coscia è il controllo di insetti come la psilla del pero, che è diventata sempre più resistente a causa dell’impiego sconsiderato dei prodotti a largo spettro d’azione.
“I prezzi della coscia – conclude Cipolletta – sono tra i 0,90/1,00 € su pianta, considerando che la produzione è buona, ci aspettiamo un altro anno positivo”.

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