Quantità, qualità ma mancano operai. Allarme nell'aretino

Quantità, qualità ma mancano operai. Allarme nell'aretino
Le piante sono cariche di frutti. “C’è grande quantità e soprattutto alta qualità” dicono a Pieve al Toppo, la capitale aretina del settore dove si cominciano a staccare dai rami le pesche, poi toccherà alle prugne, alle pere e alle mele. Tanto lavoro da smaltire, da qui all’autunno. Ma ci saranno sufficienti braccia per provvedere alla raccolta? E’ la domanda che si pongono a Illuminati Frutta, il consorzio leader, che appena tre mesi fa lanciava proprio attraverso il Corriere di Arezzo messaggi di difficoltà nel reperire addetti per magazzino e spedizioni. 



“Su quel fronte la situazione resta non facile, c’è poco personale preparato e disponibile” dice Francesco Illuminati, presidente del consorzio agricolo, “ma la vera sfida si presenta adesso con la stringente necessità di reclutare persone per la raccolta dei frutti sul campo”, aggiunge l’imprenditore. Illuminati Frutta ha messo in funzione, come in altre circostanze, il numero verde 800 585376 per la ricerca degli addetti stagionali: c’è il sentore che la corsa a questo lavoro, come avveniva in passato, non ci sarà. “Ne servono più di duecento, ma potremmo arrivare anche a 250” dice. “Il personale fisso che già è impegnato a pieno ritmo della fase attuale sviluppa circa 130 unità”. Si va ora verso il picco annuale, quello in cui la frutta giunge in prossimità della maturazione, va colta e sistemata per poi essere immagazzinata e spedita. “No, la siccità non ha avuto effetti sulla produzione, grazie ad un quadro di circostanze favorevoli e alle capacità di irrigazione”. Ben diversa si era presentata la situazione un anno fa, quando le gelate tardive bruciarono i fiori e addio frutti, con gran parte del raccolto perso. “Con la raccolta delle pesche entra nel vivo questa stagione 2022, destinata poi a proseguire fino a novembre” riprende Francesco Illuminati. “Agli addetti alla raccolta non è richiesto alcun titolo specifico né una specializzazione, diciamo che basta solo la volontà, il requisito di partenza”. Certo, è un lavoro fisico, all’aperto, che richiede impegno, ma con garanzie e secondo contratto. “Prendiamo donne e uomini per l’attività sul campo, otto ore giornaliere, con possibili straordinari. Gli stipendi sono quelli standard e si può arrivare a 1.100 euro. Chi dimostrerà attitudini migliori può intraprendere un percorso interno aziendale”. Lo scorso aprile Illuminati Frutta fece notizia perché non riusciva a reperire personale per il magazzino, gente in grado di manovrare muletti e caricare camion. Confezionamento e spedizione del prodotto. Magazzinieri, addetti per la movimentazione di mezzi elettrici, carrelli automatici, caricamento camion, preparazione delle bolle. Lavori pratici che richiedono una professionalità minima in cambio di contratti a tempo indeterminato con salario sopra i 1.200 euro. Ogni giorno Illuminati movimenta dai 1.200 ai 1.700 quintali di frutta (400 mila l’anno), merce da trasferire dalle celle ai clienti, che sono tanti e pure in crescita. La prima grande stagione della frutta dopo il Covid e la gelata, si apre all’insegna di certezze (tanto prodotto) e incognite (manodopera disponibile ce ne sarà?): a Pieve al Toppo ci sono pesche da staccare dalle piante e mettere nelle cassette: Illuminati è pronto ad accogliere chi intende rimboccarsi le maniche.

Fonte: Corriere d'Arezzo