Cocomeri, il periodo si fa caldo

Botticelli: «Volumi e qualità soddisfacenti. Preoccupano clima e costi»

Cocomeri, il periodo si fa caldo
Siamo ormai a metà luglio e la campagna angurie si appresta a vivere il periodo più caldo. "Più caldo in tutti i sensi", dice Luciana Botticelli, presidente e responsabile commerciale della Cooperativa Botticelli di Sezze Scalo (Latina), guardando alle previsioni per i prossimi giorni, quando è attesa una nuova ondata di calore sul nostro Paese.



"Il caldo spinge i consumi di cocomero, è vero, ma quando è eccessivo porta difficoltà in produzione - argomenta l'imprenditrice - Nelle scorse settimane lo abbiamo già visto: le piante vanno in sofferenza e si rischiano le scottature solari sui frutti. D'altra parte l'andamento climatico così secco e caldo ha permesso di sviluppare una qualità davvero ottima: le angurie hanno un grado zuccherino ottimale, una dolcezza che può sicuramente soddisfare le aspettative anche dei consumatori più esigenti".



La Cooperativa Botticelli ha nell'anguria una delle referenze di punta. Sul prodotto investe circa 250 ettari e coltiva diverse tipologie: dalle classiche lunghe e ovali, fino alla mini angurie senza semi o con microseme. Tra i prodotti che stanno guadagnando spazio ci sono l'anguria a buccia nera e a buccia striata senza semi, oltre all'anguria a polpa gialla.



"E' una nicchia di mercato che presidiamo da tempo - sottolinea la presidente - Noi ci crediamo, è un frutto dalle caratteristiche interessanti ma per svilupparlo ulteriormente andrebbe venduto a fette, in modo che il consumatore possa rimanere colpito dal colore ed essere invogliato all'acquisto. Il sapore è dolce e particolare, una volta assaggiato una prima volta si può poi appassionare a questa anguria: ecco perché consiglio alle catene della Gdo con cui collaboriamo di mostrare almeno un frutto tagliato".



Tornando in campagna, la produzione per il momento è soddisfacente, la domanda di mercato resta vivace ma l'impresa sta affrontando i rincari dei costi produttivi. "Dai concimi alle plastiche, dall'irrigazione all'energia fino ad arrivare al gasolio: gli aumenti a cui dobbiamo far fronte sono numerosi e il loro impatto è davvero rilevante - conclude Luciana Botticelli - Tutto il settore deve essere consapevole di questo e dobbiamo essere uniti per definire prezzi che possano essere remunerativi per tutti gli anelli della filiera".

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