Noci, una stangata da mille euro a ettaro

L'Op Il Noceto fa il punto sui rincari. Nuovi insetti minacciano la coltura

Noci, una stangata da mille euro a ettaro
Coltivare un ettaro di noceto costerà quest'anno almeno mille euro in più, senza considerare gli altri rincari in fase di lavorazione. La valutazione è stata fatta dalla Op Il Noceto che, in occasione dell'approvazione del bilancio, ha fatto il punto sui risultati del 2021 e si è avventurata nelle proiezioni per la prossima stagione che è ormai alle porte. Aumenti dei costi produttivi e incertezze sull'irrigazione fanno presagire un anno difficile per la coltura.

Se il 2021 si è chiuso meglio delle aspettative, già lo scorso anno i rincari sono stati importanti: l'Op veneta registra un aumento del 116% del costo dell’energia elettrica sul prodotto venduto, del 105% degli imballaggi, del 99% del gas usato per l’essiccazione delle noci e del 19% sui trasporti.



"Tutti costi che non andranno recuperati perché i listini e i contratti sono stati fatti a settembre, prima dell’inizio della stagione di raccolta - puntualizza l'organizzazione - Abbiamo anche analizzato quale sarà l’impatto del caro prezzi sui noceti dei nostri soci e stimiamo un incremento per ettaro di circa 1000 euro che si traduce, vista la scarsa resa in produzione vendibile della varietà Lara che coltiviamo, in almeno 50 centesimi al chilo solo per le operazioni connesse alla produzione delle noci".



"Questo sempre che la riduzione del rame, l’assenza di principi attivi per la lotta alla cimice unito a due nuovi insetti non contribuiscano a diminuire ulteriormente le rese e quindi all’aumento dei costi sul prodotto vendibile".



Ma quali sono i nuovi insetti che minacciano la produzione? "Dall’anno scorso abbiamo incominciato a trovare, e in misura sempre maggiore, della tignola del carrubo e la garella muscolana, e questo in assenza di difese attive utilizzabili - rispondono da Il Noceto - Le prospettive per il 2022 nei noceti sembrano positive, almeno fino al momento attuale, con una buona fruttificazione anche se la scarsità di piogge di sicuro influirà sul calibro medio. Punto dolente che comincia ad avere ripercussioni le ordinanze che vietano l’uso dell’acqua dei canali per l’irrigazione compromettendo nella fase più delicata lo sviluppo delle noci. Quello che ci aspetta - concludono dall'Op - è invece un aumento dei costi molto penalizzante che si traduce come abbiamo visto in circa 0.50€/kg per la produzione e di altrettanto per la lavorazione successiva alla raccolta".

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