Marrone di Serino Igp, un altro passo verso il Consorzio

Ingino: «Vogliamo che i piccoli produttori ritrovino la passione per il territorio»

Marrone di Serino Igp, un altro passo verso il Consorzio
In Irpinia si fa sempre più concreta e vicina la costituzione del Consorzio di Tutela del Marrone e della Castagna di Serino Igp. Nell’ultima riunione del comitato promotore presieduto da Giulia Ingino, sales manager di Agem Frutta, è stato approvato all’unanimità il relativo Statuto. Ora la bozza passa al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e per i primi mesi del 2023 la presidente è fiduciosa che il Consorzio vedrà la luce. 

“Il nostro obiettivo – racconta a IFN la presidente Ingino - è realizzare un ente di tutela e valorizzazione per puntare sulla promozione del prodotto, partecipare agli eventi fieristici e ottenere fondi comunitari per farci conoscere e crescere. Soprattutto, vogliamo che i piccoli produttori si uniscano al Consorzio una volta creato e riscoprano la passione per la raccolta e per la propria terra. Purtroppo dopo la comparsa del cinipide del castagno (Vespa Cinese), in alta montagna qualcuno ha abbandonato la produzione perché il castagneto è scomodo da raggiungere, i marroni sono pochi e i costi per la raccolta elevati. Le zone in basso invece ne hanno risentito di meno. Far parte del Consorzio, per tutti i produttori significherà poter contare sulla tutela e valorizzazione del marrone e riuscire a spuntare un prezzo maggiore di vendita”. 



La produzione pre-cinipide si attestava attorno ai 30mila quintali l’anno su una superficie stimata di circa 5000 ettari e oltre 1152 aziende operanti nel settore castanicolo. L’Igp è arrivato nel 2018 grazie all’impegno di Abele De Luca assieme all’associazione Adaci (associazione degli agricoltori e castanicoltori irpini).  “Siamo i primi a livello nazionale ed europeo ad aver ottenuto un riconoscimento per la doppia denominazione – prosegue Ingino-. Questo ha comportato ricerche su diversi testi storici che hanno confermato la denominazione di marrone e castagna di Serino già tanti anni fa”. 


 
Il marrone di Serino interessa 18 comuni tra l’avellinese e il salernitano. “Quello che voglio è essere maggiormente presente proprio nei 5 comuni della provincia di Salerno per coinvolgerli di più insieme all’appoggio delle amministrazioni”. 



Il frutto è molto apprezzato all’estero oltre che in Italia. “Il mio bisnonno – spiega ancora la presidente – è stato il primo a esportare negli Stati Uniti. Negli States va soprattutto il calibro grande, mentre in Canada il medio. Il consumo non manca nel periodo del giorno del Ringraziamento, a fine novembre, perché ci sono molte famiglie di emigrati italiani che si riuniscono e apprezzano un prodotto italiano. Nel resto d’Europa invece, maggiore interesse è riscontrato in Austria e Svizzera”.



Siamo solo all’inizio dell’estate, e ancora è impossibile fare previsioni per ottobre, ma la siccità preoccupa: “Il caldo e il sole fanno bene al prodotto, ma serve anche l’acqua, altrimenti la raccolta si sposta. Solitamente, infatti - conclude Ingino - iniziavamo a raccogliere attorno al 10 ottobre, l’anno scorso invece lo start c’è stato dal 20”. 

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