Vendite online, la sbornia è passata

Nei canali digitali della Gdo importante contrazione per l'ortofrutta

Vendite online, la sbornia è passata
Dopo il boom del 2020 e l'importante crescita a doppia cifra dello scorso anno, le vendite online della distribuzione moderna si raffreddano. E infatti l'incidenza del venduto sul digitale si contrae, una riduzione che per l'ortofrutta è più marcata rispetto agli altri prodotti del largo consumo confezionato, come emerge dall'analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter.


Nei primi quattro mesi dell'anno, infatti, l'incidenza dell'Lcc è passata dal 2,7 al 2,5%, mentre per l'ortofrutta si è ridotta dall'1,9 all'1,6%. Ma la differenza è nettamente più evidente guardando le vendite a valore: se nei due anni precedenti frutta e verdura avevano performato meglio degli altri prodotti, nel primo quadrimestre 2022 c'è stato un tonfo dell'11,1%. Si riducono le vendite online per la Gdo (-3,5% per l'Lcc) e l'ortofrutta crolla: i negozi fisici, evidentemente, sono tornati in auge.



Analizzando le performance mensili, si nota come il rosso fosse presente già dall'autunno scorso: i primi segnali di come gli italiani, dopo aver scelto l'online nel periodo pandemico, tendessero a un ritorno verso l'acquisto direttamente nel punto vendita.



Interessante approfondire le principali categorie acquistate nelle piattaforme digitale della distribuzione moderna. La IV Gamma fa la parte del leone a valore, seguita da pomodori e arance. Da gennaio ad aprile spiccano anche le fragole, un prodotto delicato e difficile da gestire.



Che differenze ci sono tra le scelte d'acquisto nell'online e nei punti vendita fisici? Il podio delle referenze più acquistate non cambia, ma sul digitale i consumatori italiani comprano più patate, carote, cipolle e limoni: tutte referenze a lunga shelf-life e che nel trasportano hanno ridotti rischi di essere rovinate.


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