Capofila dell’iniziativa è Conserve Italia, che collabora con alcune cooperative agricole di primo grado aderenti al consorzio, a partire da Agrintesa. L’obiettivo è rivoluzionare la raccolta della frutta: grazie ai macchinari specializzati, si punta ad un miglioramento in velocità e precisione della raccolta, oltre ad un’ottima risposta per la carenza di manodopera che affligge ormai tutto il settore.
“Nel 2019 abbiamo messo a dimora il primo impianto di albicocche predisposto appositamente per la raccolta meccanizzata, che è stata effettuata con una soluzione della Imeca-Sacaia di Pordenone” spiega Mattia Onofri, responsabile frutta di Conserve Italia.
Soddisfacenti i risultati della nuova prova, che ne segue altre già molto positive.
“Queste sperimentazioni – aggiunge Onofri - riguardano in particolare i nuovi impianti che vorremmo mettere a dimora a partire dai prossimi anni. Attualmente sono circa 150 gli ettari di albicocche con tre varietà scelte per la trasformazione in succhi, dalle adeguate caratteristiche qualitative per questa destinazione”.