«Con il bianchetto assicuriamo continuità al mercato»

Scarcella (Cai): «La referenza eredita il buon andamento commerciale del primofiore»

«Con il bianchetto assicuriamo continuità al mercato»

Maggio è finito, e con sé si porta il primofiore, il limone siciliano che riempie il calendario produttivo di Cai (Cooperativa Agricoltori Ionici) da fine ottobre a fine maggio. Ora la cooperativa messinese è concentrata sulla lavorazione del limone primaverile bianchetto, una referenza di nicchia la cui raccolta è iniziata a metà maggio e che terrà occupati i produttori fino alla fine di giugno, quando sarà la volta del verdello.

“Dal punto di vista commerciale il primofiore è partito a rilento – spiega Salvatore Scarcella, presidente dell’Op – salvo mettere il turbo in aprile, quando il prodotto si è ripreso grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche e probabilmente anche per la partecipazione a Fruit Logistica, che ci ha permesso di instaurare nuovi rapporti con i clienti”.


Una campagna che si chiude in maniera soddisfacente per il limone invernale: “I volumi delle vendite sono inferiori a quelli dell’anno passato – continua Scarcella - ma i prezzi sono stati più alti. Le quotazioni si sono alzate a causa della spinta inflazionistica generata dalla guerra in Ucraina e dal post-pandemia, con i relativi incrementi dei costi delle materie prime di circa il 30%”.

Il bianchetto eredita il buon andamento commerciale del primofiore, e si differenzia dal colore più chiaro e tendente al verde. A fine giugno, infatti, quando l’agrume sarà completamente virato al verde, partirà la raccolta del verdello, la referenza che copre i mesi estivi fino a settembre, quando lascerà il posto al limone Interdonato di Messina Igp. “Quest’ultimo è un prodotto di transizione -specifica il presidente di Cai - prima dell’avvio della raccolta dell’invernale e come il bianchetto è indispensabile per garantire la continuità ai clienti”.


Una volta in Gdo, il limone viene scelto dal consumatore, che non può non buttare l’occhio sul prezzo: “L’agrume giallo si sceglie non perché sia un alimento di prima necessità e dai grandi consumi, ma perché si guarda all’aspetto nutritivo. Molto interesse lo suscita il biologico, che il consumatore associa ad una maggiore qualità”. 

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