Progetto Idra, ecco i risultati contro il ragnetto rosso

Progetto Idra, ecco i risultati contro il ragnetto rosso
Presentate le indicazioni per contrastare lo sviluppo del ragnetto rosso nella coltivazione del pomodoro a conclusione di tre anni di sperimentazioni.
Il Consorzio Terre Padane e l'Interprofessione del pomodoro da industria del Nord Italia al Castello di Rivalta (PC) hanno presentato ai tecnici e agli operatori del comparto i risultati del progetto triennale di ricerca e sperimentazione per il contrasto dello sviluppo del ragnetto rosso nella coltivazione del pomodoro da industria, cofinanziato dal programma di sviluppo rurale della Regione Emilia-Romagna.  

Nel corso dei tre anni sono stati impostati e distribuiti agli agricoltori specifici questionari, realizzate sperimentazioni in campo, effettuati rilievi delle popolazioni di ragnetto, svolti test di efficacia degli agrofarmaci, attività di formazione e divulgazione nei confronti degli agricoltori e di tutti i soggetti della filiera del pomodoro da industria. 
A seguito di queste attività, e preso atto che nuovi agro farmaci non sono disponibili nell'ambito dei disciplinari di Produzione Integrata, la strategia di maggiore efficacia risulta quella che da un lato punta al contenimento degli attacchi del ragnetto e, dall’altro, ad evitare lo sviluppo di resistenze agli agrofarmaci ora a disposizione che metterebbero a grave rischio la produzione nei prossimi anni.  



Il Progetto

Il progetto, iniziato nel 2019 ed ora in conclusione, ha un valore complessivo di 250mila euro, di cui 180mila euro sono finanziati da Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale. I partner sono stati il Consorzio agrario Terrepadane (ente capofila), l’organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria del Nord Italia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Op Ainpo, il Centro di formazione Tadini e 4 aziende agricole situate nella zona più colpita, a sud della provincia piacentina. 

Le attività 


L’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, per identificare i fattori predisponenti le infestazioni da ragnetto rosso, ha raccolto informazioni tramite questionari da 100 aziende agricole situate tra Piacenza e Parma, con la collaborazione delle OP Ainpo, Asipo e Poa. I dati raccolti sono stati analizzati dall’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, che ha poi stilato una proposta di nuove linee guida mirate alla prevenzione e al controllo in campo del ragnetto rosso, nel rispetto dei Disciplinari di Produzione Integrata. 
Nelle 4 aziende agricole partner del progetto sono state eseguite prove in campo, in modo da effettuare un confronto sull’applicazione di tali linee guida rispetto alle metodiche tradizionali. 



L’Università ha monitorato la presenza di ragnetto sul territorio, raccogliendo in campo e classificando in laboratorio numerose popolazioni, eseguendo test per la valutazione della resistenza ai fitofarmaci, in cui è stata verificata sia l’attività diretta dei prodotti sia l’effetto di miscele (tank mix) ed ha anche condotto test sull’efficacia degli agrofarmaci attualmente in uso. Il Centro di Formazione Tadini ha realizzato attività formative specifiche per le diverse categorie professionali: agricoltori, tecnici delle OP e rivenditori di agrofarmaci. I corsi, arricchiti anche con le nuove indicazioni emergenti dal progetto, hanno mirato ad approfondire e aggiornare le conoscenze su questi acari. È stato anche svolto un interessante incontro di confronto con il distretto produttivo di pomodoro da industria del Portogallo, per conoscere e confrontarsi sugli strumenti e sulle modalità con cui è affrontato il ragnetto rosso nei diversi territori europei e condividere le migliori pratiche adottate. 
Allo scopo di supportare l'agricoltore nella lotta al Ragnetto sono stati realizzati un video, un vademecum cartaceo e brevi messaggi veicolati tramite WhatsApp. 

Fonte: Ufficio stampa OI Pomodoro da Industria Nord Italia