Aumentare le vendite? Ormai un sogno

La distribuzione deve rivedere le priorità: gli scenari possibili

Aumentare le vendite? Ormai un sogno
La vita di tutti i giorni è fatta di priorità, ma negli ultimi tempi queste sono state letteralmente rimescolate. Vale anche per la distribuzione moderna: alle prese con la necessità di dare nuove risposte al consumatore ha rimodulato le priorità per l'anno in corso.

Ogni azienda è abituata a fissare obiettivi e per il retail il 2022 era cominciato con tanta carne al fuoco. D'altronde si era in marcia per uscire dalla pandemia ma, come ci insegnano questi ultimi anni, di scontato non c'è mai nulla e prima la mazzata dei rincari di gennaio e poi il conflitto in Ucraina, hanno sconvolto il mondo (non solo distributivo).



Le vendite nella distribuzione hanno subito un forte rallentamento (clicca qui per leggere l'ultima Ortofrutta in Cifre), i consumi ristagnano e tutta la filiera ortofrutticola ne è penalizzata. Il risultato? Il clima che si respira è di incertezza, c'è paura per il futuro, il conflitto purtroppo prosegue, ai rincari non si è ancora trovata una soluzione, il sistema produttivo già fortemente penalizzato dal contesto – tra costi in aumento e carenza di alcuni materiali - ora con la stagione estiva in diversi casi si trova anche a far fronte alla mancanza di manodopera in raccolta.

Poi ci sono i consumatori, che avendo perso potere d'acquisto si stanno confrontando con una ridotta disponibilità economica e quindi sono costretti a fare scelte (anche drastiche) sui consumi.

Con questo inaspettato scenario, la distribuzione ha dovuto rivedere e correggere le priorità, avendo capito che gran parte del 2022 avrà questo andamento. Siamo ormai a fine maggio, i dati negativi sono consolidati e l'obiettivo di aumentare le vendite (a rete omogenea) per molte insegne è e rimarrà un sogno, così si cercherà di portare a casa almeno la redditività in modo da salvare in parte l'annata.



La maggior parte delle insegne giocherà in difesa. Lo scenario che ci dovremo aspettare sarà quindi fatto di piani promozionali meno aggressivi: persistendo infatti il problema dei rincari energetici in tutta la filiera, già tutti gli attori sono sotto stress e onde evitare ulteriori frizioni nel rapporto distributori-fornitori questa sarà una soluzione adottata.

Anche tutti quei progetti non ritenuti strategici e che non porterebbero risultati economici nel breve saranno con ogni probabilità rimandati a tempi migliori. La scala delle priorità cambierà quindi anche sul fronte dell'innovazione di prodotto. Ma lo slittamento avanti nel tempo potrebbe celare anche un aspetto positivo: questi progetti, nel frattempo, vista l'attuale situazione potranno anche essere rivisitati ed adattati alle nuove esigenze. I momenti negativi a volte servono anche per rimettersi in discussione, quindi pur tra tante criticità e difficoltà, usciremo anche da questa ulteriore tempesta.

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