New York, arriva il menù vegetariano delivery

New York, arriva il menù vegetariano delivery
Una cosa è certa: Daniel Humm ci crede per davvero. Niente marketing farlocco, nessuna ricerca di crediti mediatici o lobbystici. Niente di niente, sono una missione sentita al punto tale, da sacrificare, come già è avvenuto per ben due volte, contratti da sogno, per cui chiunque altro farebbe carte false. Non stupisce (o forse sì) da parte di chi dalla professione ha già avuto tutte le soddisfazioni, non solo le tre stelle Michelin, ma la consacrazione sul tetto del mondo ai 50 Best.

E Daniel Humm ci crede così tanto, che la sua svolta vegetariana, ormai consolidata da un anno di rodaggio, finisce in scatola, nelle box del delivery, col titolo di “Eleven Madison Home”: a disposizione del pubblico newyorkese ci sarà un intero menu vegetariano, che copre tutta la giornata, dalla colazione, al posto delle consuete uova al bacon, fino alla cena, passando per il pranzo, gli snack e la merenda, compresi i dessert. Proposte settimanali improntate a rigorosa stagionalità, per un’esperienza che mira a riorientare la cultura gastronomica americana verso scelte green.



Ci saranno piatti pronti (per esempio zuppe o involtini di verdure), che andranno al massimo scaldati, barattoli di salse e creme, insalate, frutta e vegetali freschi, appena raccolti dai fornitori del ristorante, insieme a bevande ipervitaminiche, il tutto in un complesso nutrizionalmente e organoletticamente bilanciato. Il costo? 285 dollari a coppia o 150 per una persona, con la possibilità di acquistare integrazioni.

Queste le dichiarazioni su Instagram lo scorso 26 aprile: “Abbiamo riaperto le porte come ristorante vegetariano. Questo capitolo è stato il più importante di tutta la mia carriera. Mi sono impegnato a utilizzare la nostra creatività per un avvenire fondato sulle piante, perché è in quella direzione che deve orientarsi il nostro sistema alimentare. Non sono uno scienziato o un esperto di cambiamenti climatici, ma uno chef. Assisto ai cambiamenti che attualmente si producono nel nostro mondo, e le cose devono cambiare. Dobbiamo ripensare le norme, riscrivere le regole. Questo nuovo modo di mangiare è migliore per il pianeta e per la salute, oltre a essere delizioso".

"Quale potrebbe essere l’impatto, se tutti noi mangiassimo più spesso una cucina a base di piante? Non abbiamo bisogno di mangiare così tutti i giorni, ma un unico giorno a settimana può avere un effetto positivo immediato. Non è un’idea nuova, ma è diventata più urgente. Non si tratta di un pensiero contro la carne, ma di un pensiero per il pianeta. Oggi sono entusiasta di condividere il mio impegno con il lancio di #elevenmadisonhome. Cominciamo in piccolo, ma è solo l’inizio”.

L’idea è quella di spingere il consumatore a provare ad alimentarsi per un solo giorno a settimana in modo vegano, non per fare penitenza, ma in modo da godere del know-how del migliore ristorante d’America. Un impegno con risvolti detox che andrà parzialmente in beneficienza, visto che le vendite contribuiranno a combattere l’insicurezza alimentare attraverso la fondazione Rethink Food. Acquistando una box, in pratica, si regalerà un pasto vegetariano a un bisognoso.

Fonte: www.reportergourmet.com