«Moro Sardo, operazione raddoppio»

Agro Mediterranea: il pomodoro dal gusto assicurato piace alla Gdo

«Moro Sardo, operazione raddoppio»
Alta qualità e un gusto autentico fanno del Moro Sardo il prodotto di punta di Agro Mediterranea Distribuzione. E questo pomodoro è sempre più apprezzato dalle catene della distribuzione moderna italiana.



“Rispetto al 2021, quella di quest’anno sarà una buona campagna di consolidamento, tant’è che abbiamo chiuso accordi commerciali con tre nuove catene della Grande distribuzione italiana e abbiamo raddoppiato le superfici dedicate”, spiegano a Italiafruit News Andrea Manca e Filippo Frongia, titolari dell'azienda di Serrenti (Sud Sardegna).

La collaborazione dell’azienda con la Gdo è iniziata tre anni fa e gli ordini per il Moro Sardo sono via via aumentati, fino a spingere l’impresa verso un riequilibrio delle superfici. Se prima le serre erano dedicate prevalentemente alle varietà rosse (Cuor di bue, Piccadilly), ora il Moro Sardo ha preso il sopravvento: dagli iniziali 12/13 ettari, ora Agro Mediterranea Distribuzione gliene dedica quasi il doppio.



Perché i consumatori lo apprezzano? "E' un prodotto che racchiude le caratteristiche del vecchio pomodoro sardo - rispondono i due imprenditori - Quindi sapore dolce dal retrogusto acido, un picciolo ben visibile e sinonimo di freschezza, oltre ad una caratteristica spalla verde e un colore arancione tendente al rosso. La gente ritrova in questa referenza i sapori di una volta ed è disposta a spendere di più pur di provare la soddisfazione di gustare un ottimo pomodoro, senza brutte sorprese e delusioni. Una tendenza che non fa altro che confermare i trend riscontrati quotidianamente al punto vendita e presentati anche a Think Fresh: il consumatore oggi è veramente alla ricerca del gusto e, pur di averlo, è disposto a riconoscere un valore aggiunto al prodotto che lo garantisce. Dal canto nostro, dobbiamo impegnarci per offrire ogni giorno sempre più qualità, non farlo significherebbe un tradimento del consumatore”.



Nel frattempo, l’azienda ha iniziato anche i primi stacchi per il Cuore di Bue, mentre continua la raccolta del Piccadilly. E’ invece in dirittura d’arrivo la campagna dei carciofi, per cui Agro Mediterranea Distribuzione srl sta terminando in questi giorni le sue consegne alla distribuzione. “Non è stata una campagna negativa ma dall’andamento altalenante, determinato dal clima ballerino e dai rincari dei costi di produzione – specificano Manca e Frongia – il problema grosso ora sarà affrontare i reimpianti per il prossimo anno: la base produttiva è preoccupata per l’innalzamento dei costi e non sa se mantenere gli stessi areali. Probabilmente c’è chi opterà per colture diverse, fra un mesetto saremo in grado di capirlo”.



Ormai terminata anche la stagione degli asparagi, che da Agro Mediterranea Distribuzione segnalano come anomala a causa delle basse temperature che hanno frenato lo sviluppo dei prodotti. “La produzione è ‘scoppiata’ nelle due settimane pre-Pasqua (28 marzo/20 aprile) – commentano i titolari – e in pochi giorni si sono concentrati gli stessi quantitativi raccolti in un mese. Un boom produttivo che ha contribuito ad aggiustare una campagna partita un po’ sottotono. Ma il vero problema per gli asparagi è stata la carenza di manodopera - concludono Manca e Frongia - Alcune asparagiaie sono state abbandonate in anticipo e hanno iniziato a sfiorire a causa della mancata raccolta”.



A breve l’azienda inizierà anche la campagna delle melanzane e del melone Piel de Sapo, la cui partenza è prevista per metà giugno.

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