«Vi spiego perché usiamo il telo in Mater-Bi da 14 anni»

Il produttore Astolfi evidenzia i benefici della pacciamatura sostenibile

«Vi spiego perché usiamo il telo in Mater-Bi da 14 anni»
Attenzione per le novità tecniche e a ridotto impatto ambientale. Sono questi i driver di crescita che 14 anni fa hanno permesso all’azienda agricola riminese “Gli Orti di Astolfi” di adottare le tecniche di pacciamatura sostenibile in Mater-Bi di Novamont.


“Oggi utilizziamo il telo pacciamante in Mater-Bi su 60 ettari di orticole coltivate in serra e pieno campo, tra cui zucchine, melanzane, cetrioli e peperoni – spiega il produttore Riccardo Astolfi – il vantaggio principale è non dover fare i conti con le problematiche di smaltimento. Usiamo il telo in Mater-Bi da anni e non abbiamo mai riscontrato residui di prodotto fisico e neanche biologico”.



E continua: “Se prima per eseguire la pacciamatura eravamo obbligati a togliere la coltura, eliminare il nylon di copertura e la manichetta, oggi ci basta alzare la manichetta e il Mater-Bi si strappa da solo, dopo di che procediamo con la fresatura. Anche a livello di irrigazione, non abbiamo avuto conseguenze negative e stiamo continuando ad utilizzare l’ala gocciolante”.
Il produttore specifica come l’utilizzo del telo per pacciamatura biodegradabile non abbia influito sulle risorse economiche dell’azienda, considerato che “il costo è lo stesso del polietilene tradizionale”.



I vantaggi non sono solo a livello tecnico ma anche ambientale. Con il telo messo a punto da Novamont, l’azienda ha la possibilità di mantenere le stesse attrezzature usate per i teli convenzionali, può contare su una maggiore facilità nella raccolta meccanica, oltre alla possibilità di interrare i teli a fine ciclo colturale evitando così costi di ritiro e smaltimento.
“Migliorare la qualità del lavoro è importante - dice Astolfi - e il telo biodegradabile diventa uno strumento di questo miglioramento. E’ fondamentale passare la nostra esperienza ad altri colleghi: significa lasciare alle nuove generazioni tecniche avanzate per il rispetto dell’ambiente e per migliorare la qualità di vita in campagna”.



Alle aziende agricole che ancora non hanno adottato l’utilizzo del telo biodegradabile, Astolfi suggerisce di andare oltre i pregiudizi, citando Albert Einstein: “E’ più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio”.

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