Grandine in Spagna, drupacee sotto attacco

Colpite pesche e susine, alcune aziende riportano il 100% di danni

Grandine in Spagna, drupacee sotto attacco
Le drupacee spagnole non conoscono pace. Ad aggravare la situazione registrata a inizio mese (clicca qui per approfondire), nelle ultime ore si è aggiunta un’intensa grandinata.


Come si legge su Valenciafruits.com, i chicchi di ghiaccio sono caduti principalmente nei comuni di Cieza, Calasparra e Jumilla colpendo le produzioni di drupacee, tra cui pesche, nettarine, susine, pesche gialle e pere.
Come si legge nell’articolo “La grandine è caduta con forte intensità, causando la rottura dei frutti e rovinando gli alberi, in alcune aziende agricole il danno è pari al 100% del raccolto”.



A Cieza è stata colpita un’area molto vasta, altrettante perdite si sono registrate a La Macetúa, Charco Lentisco, Cañadas Bajas e Carrichosa, tra gli altri. Il segretario dell’agricoltura e delle risorse idriche dell’Upa Murcia Antonio Moreno ha segnalato problemi anche nella Cañada del judío fino al comune di Jumilla.



“Le perdite avranno conseguenze negative sui ricavi dei produttori” ha spiegato Moreno, il quale ha puntato il dito contro il sistema delle assicurazioni: “Se è vero che questo settore può contare su un alto tasso di assicurazione, è anche vero che la riscossione funziona solo nel migliore dei casi, lasciando spesso l’agricoltore senza reddito”. Per questo motivo Upa chiederà ad Agroseguro di valutare “immediatamente” questi danni, visto che molte di queste varietà erano già in pre-raccolta.



Allo stesso modo, Moreno ha ribadito che continueranno "a richiedere urgentemente una modifica delle assicurazioni agricole, poiché le linee così come sono concepite non danno una risposta soddisfacente agli incidenti verificatisi". Infine, ha sottolineato che è ancora presto per fare una valutazione economica dei danni causati perché bisognerà attendere che gli alberi e i frutti mostrino i danni, ma dal Ministero delle risorse idriche, dell'allevamento, della pesca e dell'ambiente hanno già cifrato le perdite in oltre 140 milioni di euro .

Foto: Antonio Moreno Saorin

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