Frutta secca, New Factor verso il top di gamma

L’azienda sperimenta una nuova linea per distinguersi sul mercato

Frutta secca, New Factor verso il top di gamma
Con una specializzazione ormai consolidata nella frutta secca, New Factor sperimenta una nuova linea premium. Da mesi l'azienda di Cerasolo (Rimini) sta investendo su nuovi prodotti Top di Gamma per ampliare le sue referenze e anche la tipologia di confezionamento.


Francesco Perego

“La scelta si inserisce nella visione di creare una linea fortemente distintiva rispetto allo standard di mercato – spiega a Ifn Francesco Perego, direttore vendite di New Factor – le nostre sfide sono fortemente legate alla distintività, unico elemento che ci permette di creare valore nella filiera e far crescere con sé progetti e aziende”.
In attesa di poter assaggiare i nuovi prodotti, il reparto di ricerca e sperimentazione non si ferma e, a fianco dei vari progetti di prodotto, l’azienda ha innovato anche in packaging: “Già da alcuni anni abbiamo investito sulla carta per le nostre linee Wellness monodose e sulle Noci di Romagna in guscio, con ottimo riscontro da parte di distributori e consumatori”.


A motivare i nuovi investimenti aziendali sono anche i buoni risultati raggiunti nell’ultimo anno. “Dal punto di vista delle vendite, il 2021 ci ha permesso di conseguire dei buoni risultati su tutti i canali e soprattutto di ripartire anche nei settori che avevano sofferto maggiormente durante la pandemia” illustra il direttore vendite. E continua: “Tra tutti i nostri prodotti, merita certamente una citazione la nostra linea chiamata ‘Gourmet’ dedicata all’utilizzo in cucina, che sta raccogliendo un interesse crescente, nonché le nostre referenze di punta: le Noci di Romagna (di cui siamo capo filiera) e i Pistacchi Wonderful (di cui siamo distributori in esclusiva per l’Italia)”.
Sempre sul fronte commerciale, discorso diverso meritano invece gli acquisti: “Come in tutti i settori -sottolinea Perego - sono stati segnati da forti difficoltà logistiche, sia dal punto di vista delle tempistiche dilatate sia dei costi lievitati”.
Scendendo nei particolari della distribuzione, il vending è stato il canale che ha faticato più degli altri a prendere il ritmo, nonostante abbia registrato una crescita rispetto all’anno precedente. “Se è pur vero che gli uffici hanno riaperto – dicono dall’azienda - lo smart working soprattutto nelle grandi realtà resta altamente diffuso ed è difficile prevedere se i livelli di consumo di questo canale possano tornare al livello pre-pandemia”.  Relativamente al consumo fuori casa, l’azienda non ha rilevato nessuna differenza significativa per il prodotto on-the-go acquistato in Gdo.




Venendo alle quotazioni di mercato, si capisce ben presto come queste siano influenzate dai costi di produzione. “La complessa situazione di mercato ha reso necessario un significativo assorbimento dei maggiori costi che non possono ovviamente essere evitati soprattutto quando inerenti ai beni necessari alla produzione (energia, imballi, logistica materie prime, ecc.) ma che come noto è spesso difficile trasferire sul prezzo del prodotto. L’aumento continuo dei costi e la necessità di mantenere i prezzi al consumo sono due variabili che lottano quotidianamente in maniera antitetica, con produzione e distribuzione impegnati nel trovare la migliore quadra possibile”.



A pesare sui trend commerciali è anche la situazione di instabilità internazionale determinata dalla guerra in Ucraina. “Ad oggi stiamo saggiando solo in parte gli effetti del conflitto in corso, le cui conseguenze a livello sistemico saranno pienamente comprensibili solo nei periodi a venire. Per il momento, registriamo un chiaro e crescente clima di generale incertezza che non giova ovviamente ai consumi, nonché le note difficoltà riguardanti l’aumento dell’energia ed il reperimento di alcune materie prime”.



Le prospettive future del comparto rimangono comunque positive: “Il prodotto è ormai entrato profondamente nel carrello del consumatore e anche in quello delle fasce più giovani che non rinunciano soprattutto alle linee a maggiore valore aggiunto. Le sfide saranno sicuramente molteplici negli anni a venire: logistiche e climatiche in primis per il settore”.

New Factor sarà presente al Macfrut (dal 4 al 6 maggio a Italian Exhibition Group - Fiera di Rimini) presso il padiglione 5 stand 199.

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