Banane, bloccati i rifornimenti per la Russia

La guerra in Ucraina influisce anche sui siti produttivi in Ecuador: attività bloccate

Banane, bloccati i rifornimenti per la Russia
In Russia sarà sempre più difficile consumare le banane, così come tanti altri prodotti ortofrutticoli freschi. Con il conflitto in corso in Ucraina, i rifornimenti nel Paese tendono a diminuire quando non a bloccarsi. E’ notizia dei giorni scorsi quella di un carico di banane provenienti dall’Ecuador e diretto in Russia che è rimasto bloccato nel porto svedese di Helsingborg.
Come riporta la testata Europa.today.it, uno dei principali sindacati svedesi dei lavoratori portuali ha deciso di non scaricare o caricare più le navi destinate a fornire merci alla Russia in segno di protesta contro l’invasione dell’Ucraina. A rimanere bloccata è stata una nave mercantile di 150 metri gestita da una succursale svedese della compagnia russa Baltic Shipping, che avrebbe dovuto portare in Russia un intero cariche di banane dell’Ecuador.


"Stiamo bloccando tutte le merci legate alla Russia e al regime - ha detto all’agenzia Afp Rolf Lyktoft, capo della sezione locale dell'Unione dei lavoratori portuali svedesi - Ci auguriamo che il Consiglio internazionale dei lavoratori portuali decida di fare il passo successivo, con una scelta mondiale di non toccare più le merci russe". Il sindacalista ha poi aggiunto che la decisione presa dai suoi 1.400 colleghi era in gran parte simbolica, dato il numero minimo di navi mercantili destinate alla Russia che passano attraverso i porti svedesi.

I funzionari portuali di Helsingborg non hanno reagito alla scelta dei lavoratori, mentre il mercantile è stato scaricato con discrezione nella serata di lunedì con l’aiuto dei lavoratori dell'altro principale sindacato portuale svedese. 
Ricordiamo come lo stop alle operazioni imposto dall'Unione portuale svedese includerà non solo le navi battenti bandiera russa, ma anche quelle di proprietà di compagnie russe ma battenti altre bandiere e quelle che salpano da o verso la Russia. “A ispirare la protesta – riporta la testata online - sono state le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto il blocco delle navi russe dai porti del mondo libero”.



E se in Russia le banane fanno fatica ad arrivare, a rimetterci dall’altra parte del mondo sono i produttori dell’Ecuador, considerato che – come riporta la testata ilsole24ore.com – “la Russia è destinataria del 21% delle esportazioni di banane ecuadoriane, pari a circa 698 milioni di dollari all’anno”.
Secondo la testata, le quantità invendute, la sovrapproduzione e il calo dei prezzi stanno portando non solo alla crisi del settore ma alla chiusura dei siti produttivi e ad un aumento di disoccupazione locale. “I nastri trasportatori sono silenziosi, le vasche vuote” riporta l’articolo, che specifica come nel sobborgo di El Triunfo, cittadina vicino a Guayaquil (porto principale dell’Ecuador) la lenta carovana dei camion che trasportavano il prodotto si sia interrotta di colpo.

Un milione di pezzi non ha trovato acquirenti e gli altri mercati, considerato il surplus dell’Ecuador, stanno iniziando a far scendere i prezzi” sottolinea il presidente della Banana marketing and export association (Acorbanec), Richard Salazar.
Per capire la negatività delle conseguenze, basta analizzare i numeri: l’industria ecuadoriana delle banane genera circa 50mila posti di lavoro diretti e 250mila posti di lavoro indiretti – riporta ilsole24ore.com - Secondo Acorbanec, la guerra in Ucraina ha già lasciato a terra circa 6mila lavoratori a tempo indeterminato. I produttori si appellano al governo, chiedendo che compri i pezzi invenduti per i suoi programmi di aiuto alimentare. Richiesta che il presidente Guillermo Lasso ha definito irricevibile. Per il direttore di Acorbanec trovare una destinazione alternativa è un’utopia. "Non c’è mercato al mondo che possa comprare tante banane ecuadoriane quanto la Russia", dice.

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