«Scenario di incertezza, fondamentale creare sinergie»

L'Agricola Campidanese sarà a Fruit Logistica: «Gettiamo le basi per una filiera forte»

«Scenario di incertezza, fondamentale creare sinergie»
Tra una settimana ritorna Fruit Logistica e l’attesa è tanta dopo la cancellazione della scorsa edizione. Tra le aziende che partecipano alla fiera di Berlino ci sarà anche l’Op Agricola Campidanese di Terralba, Oristano, che si estende su 1200 ettari di superficie. L’azienda sarda cerca di tenere il morale il più sollevato possibile nonostante le circostanze attuali non siano rosee.

“Le aspettative non sono delle migliori – spiega a IFN Salvatore Lotta (foto in apertura), direttore commerciale dell’Op – perché dopo due anni di pandemia ci aspettavamo che al momento di questo appuntamento la situazione economica mondiale fosse in ripresa. Così non è – continua Lotta – dato che da un mese a questa parte si è aggiunta anche la guerra in Ucraina che cambia nuovamente lo scenario e rigetta il mondo nell’incertezza. Anche la mancanza di forniture da Ucraina e Russia sta creano grossi problemi e ci porterà a spendere molto di più”.



“In fiera si va per presentare i propri prodotti, consolidare i rapporti con la Gdo e trovare nuovi clienti – rimarca il direttore commerciale - ma la situazione critica non aiuta perché le persone non consumano più come prima e cercano i prodotti in promozione, il che è comprensibile perché le possibilità economiche si abbassano. Ad ogni modo cerchiamo di coltivare la speranza e affronteremo questo appuntamento con nuova grinta e voglia di fare”.

Fruit Logistica – prosegue - è l’occasione per creare sinergie con i clienti finali e gettare le basi per una filiera forte, priva di speculazioni. Se qualcuno specula, ne paga le conseguenze sia il produttore, che è la parte più debole, che il consumatore. Sono dinamiche che in questo settore abbiamo visto fino a ieri, ma ora non vanno più bene. Non basta più stare in piedi, se non si salvaguarda il mondo produttivo rischiamo di andare a finire male. Ogni elemento della filiera deve pagare il giusto prezzo e ottenere un’altrettanta remunerazione. Perché sia così devono essere effettuati dei controlli”.



Quest’anno con l’aumento dei costi di produzione è ancora più importante la programmazione delle produzioni per non incappare nell’invenduto. “È indispensabile e come azienda abbiamo optato per ridurre alcune superfici perché sappiamo bene che il consumatore tenderà a tagliare alcune spese, anche in ortofrutta. Insieme ai partner della Gdo stiamo infatti facendo programmi mirati per interpretare lo scenario degli acquisti da qui a sei mesi”. 

Nel frattempo, per Agricola Campidanese è partita la raccolta delle fragole, che coltiva su una ventina di ettari ma prevede investimenti per l’aumento delle superfici anche se “il freddo durante questo inverno si è fatto sentire – segnala Salvatore Lotta - e i volumi sono leggermente più scarsi rispetto al 2021”.

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