«Il mercato sta tornando alla normalità»

Antonio Caruso (Carforfruit): «Quantitativi in calo per le verdure, prezzi alle stelle»

«Il mercato sta tornando alla normalità»
Vendite buone e un mercato in ripresa dopo i disagi causati dallo sciopero. Così Antonino Caruso, amministratore unico della Carfofruit, azienda operante al mercato di Catania (box 44), descrive a IFN i trend commerciali in atto.

Molto richiesto sono le patate a marchio Patatì dei fratelli Bucciero, di cui Carforfruit è concessionario e distributore esclusivo per la Sicilia, insieme alla Fortunato Fruit, amministrata da Fortunato Giuseppe (e presente al Maas con il box 69).
“Tutte le patate che commercializziamo - commenta Caruso - sono di provenienza francese e di prima scelta. E’ un prodotto molto richiesto considerato che abbiamo l’esclusiva ma quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con i rincari dei trasporti: per questo motivo il prezzo dei tuberi è aumentato di circa 0,05/0,06 euro al chilogrammo”. Attualmente le patate sono commercializzate da Carforfruit nella fascia prezzi di 0,60/0,65 euro al chilogrammo.



L’azienda distribuisce anche ortaggi e verdure di provenienza locale. “Sugli ortaggi siciliani i quantitativi non mancano considerate le temperature fredde che contribuiscono alla loro crescita. I prodotti si stanno vendendo bene ma i prezzi sono più che raddoppiati: sono le conseguenze dello sciopero, i produttori hanno paura di perdere la loro merce e hanno alzato le quotazioni”.
I pomodori (Piccadilly, Grappolo, Lancillotto, Marinda, Ciliegino) sono piazzati nella fascia prezzo di 2/2,50 euro al chilogrammo, con punte di 2,70 per il datterino. La melanzana tonda nera raggiunge quotazioni pari a 1,20/1,50 euro al chilogrammo mentre le zucchine (sia bianche che verdi) sono commercializzate a 1,40/1,60 euro al chilo.



Sempre locale, precisamente da Siracusa, la provenienza delle verdure. “Su questi prodotti notiamo quantitativi in calo del 50% a causa delle ultime piogge – commenta Caruso – se per i finocchi ci arrivavano prima 15 pedane, ora ne arrivano solo 4. E ovviamente anche i prezzi sono aumentati”. Il finocchio è commercializzato a 16 euro a cassa (16 teste), il sedano a 6 euro a cassa (8 teste), la lattuga romana a 5 euro a cassa (10 teste), mentre prezzemolo, cicoria e bietole raggiungono i 3,50 euro a cassa.

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