Progetto Nocciolo, Terremerse fa il punto sui risultati

Superfici dedicate e prossimi investimenti: ecco le opportunità che offre la coltura

Progetto Nocciolo, Terremerse fa il punto sui risultati
L’agricoltura, come altri settori, si trova in un momento complesso e sente la necessità di prospettive di sviluppo concrete che assicurino stabilità e ritorno economico agli operatori, garantiscano il posizionamento del prodotto sul mercato e l’assistenza per le difficoltà. Di queste tematiche si è parlato all’incontro organizzato da Terremerse e Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra “Il nocciolo in Emilia-Romagna, prospettive concrete di sviluppo”.

Grazie al progetto, e anche alle caratteristiche di adattabilità e rusticità del nocciolo, Corylus avellana, sono già stati realizzati 70 ettari, tra Bologna e Rimini, altri 30 sono in programma e, successivamente, saranno realizzati nuovi impianti anche tra Mantova e Verona e nella zona di Pesaro, proprio come racconta Marco Babini, responsabile del Progetto Nocciolo di Terremerse. A guidare questa espansione è anche il crescente interesse dell’industria, dovuto all’affermazione di prodotti trasformati e freschi.



Babini ha riportato alcuni dei dati raccolti sul campo, dove il progetto conta già sulla presenza di vivai convenzionati, consulenti e la totale programmazione del sistema di raccolta, ritiro e conferimento del prodotto ottenuto. Infatti, è già previsto che il 75% del prodotto ottenuto verrà conferito dalla cooperativa a Ferrero, garantendo un’entrata fissa. In più, sarà possibile accedere a contributi finanziari specifici presso appositi istituti bancari, avvalendosi della consulenza di Terremerse per fare la scelta più opportuna.

Tra i vantaggi di questa coltura, Babini ne ha ricordati alcuni rilevanti. “È un impianto di lunga durata, mediamente 30 anni, ma, sebbene abbia una entrata tardiva in produzione, richiede investimenti economici contenuti, rispetto ad altre colture, non necessita di palificazioni e strutture fisse, non richiede impianti antigrandine. Il nocciolo è una pianta caratterizzata da elevata rusticità, e presenta la possibilità di meccanizzare la raccolta”.

All’interno del Progetto Nocciolo, è prevista anche la possibilità di contributi sulle ali gocciolanti, necessarie per la fertirrigazione e irrigazione dei corileti, al fine di migliorare e anticipare la produzione.

Durante l’incontro online, è intervenuto Nicola Gherardi Ravalli Modoni, presidente della Fondazione per l’Agricoltura Fratelli Navarra, che ha dichiarato: “Riteniamo che alla differenziazione delle colture corrisponda una diluizione del rischio per le aziende, e siamo contenti che la collaborazione con Terremerse abbia portato alla creazione di prospettive reali per le realtà del territorio”.



Marco Casalini, presidente di Terremerse, ha ricordato come la sostenibilità sia il punto di forza della Op, in un’attività volta a migliorare le produzioni in tutti i campi possibili. “L’obiettivo non è l’agricoltura romantica, ma una intensiva che possa produrre cibo sicuro, di qualità, in quantità e riducendo il consumo di suolo e risorse, unendo strategia e innovazione”. Casalini ha riconosciuto una difficoltà nel proporre una novità di questo tipo in areali che sono storicamente vocati ad altre coltivazioni, “È umano essere restii al cambiamento ma oggi dobbiamo essere solo sufficientemente preoccupati. Non miriamo a dimenticare il passato ma non dobbiamo assolutamente obbligare il futuro ad essere speculare ad esso”.

Nel corso del webinar, l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna,
Alessio Mammi, tramite un videomessaggio, ha dichiarato di auspicare “la nascita di una filiera del nocciolo tutta italiana, il cui cuore pulsante sia in Emilia-Romagna, anche grazie al fondamentale contributo di Ferrero. Il Pnrr consentirà la fornitura di risorse a quelle realtà che vogliono crescere e che possono aiutare l’Italia a migliorare sul piano della autosufficienza del settore agroalimentare”.

Infine, è intervenuto
Fabio Piretta, project manager di Ferrero HCo, che ha ribadito come “questo progetto sia di fondamentale importanza per una coltura come il nocciolo, una coltura con interessanti prospettive”.

Il prossimo appuntamento del Progetto Nocciolo avverrà direttamente nei campi prova, in presenza, rimanete sintonizzati.

Copyright 2022 IFN Italiafruit News