Gelo, anche i produttori greci tremano

La testimonianza di Mami Fruit: «Diverse notti sotto zero. Albicocche e susine a rischio»

Gelo, anche i produttori greci tremano
Le gelate di marzo tengono con il fiato sospeso anche i produttori greci. Aggelos Vassiliades, che con la sorella Despoina Vassiliadou conduce la Mami Fruit di Giannitsa, tra Salonicco e la Macedonia, spiega a IFN che i loro frutteti sono reduci da una settimana in cui la colonnina di mercurio è scesa in più occasioni sotto lo zero. "E anche le previsioni dei prossimi giorni - riporta l'imprenditore greco - non sono rassicuranti. Credo che ci saranno danni su albicocco e susino".



Dopo un anno molto difficile nel mercato del kiwi, Mami Fruit ha ripreso i lavori in campagna per preparare la prossima stagione. "Durante l'inverno il meteo è stato molto buono - aggiunge Vassiliades - la ripresa vegetativa è iniziata con un ritardo di circa una settimana e, visto le temperature degli ultimi giorni, questo è stato un bene. Voglio credere in una buona produzione per quest'anno".

Mami Fruit è specializzata in drupacee e kiwi, coltiva e commercializza questi frutti sui mercati europei - Germania, Austria, Polonia e Italia - mentre i prodotti di seconda categoria vengono destinati a piazze secondarie, come ad esempio l'Egitto.



Tornano al kiwi - l'azienda greca ne produce circa duemila tonnellate - e la campagna non ha risposto alle aspettative di Vassiliades. "Abbiamo incontrato diverse difficoltà e i prezzi non sono stati soddisfacenti - afferma l'imprenditore - In media un calibro 30 nel cartone da dieci chilo lo abbiamo venduto a 1,2 euro il kg. Anche noi stiamo subendo gli effetti dell'aumento dei costi di produzione, nella mia azienda l'elettricità è cresciuta del 60% rispetto lo scorso anno e in media il packaging è aumentato del 30%. Gli esportatori greci - conclude Aggelos Vassiliades - devono affrontare diversi problemi".

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