Caro gas, Yara riduce la produzione di ammoniaca e urea

Il colosso tira il freno negli stabilimenti di Ferrara e Le Havre (Francia)

Caro gas, Yara riduce la produzione di ammoniaca e urea
Una nota stringata, dove tra le righe si legge tutta la difficoltà del momento. Yara, colosso internazionale dei fertilizzanti, tira il freno a mano.

"A causa dei prezzi record del gas naturale in Europa, Yara sta temporaneamente riducendo la produzione degli stabilimenti di Ferrara (Italia) e Le Havre (Francia) - questa la comunicazione del gruppo norvegese - I due impianti hanno una capacità annuale combinata di 1 milione di tonnellate di ammoniaca e 0,9 milioni di tonnellate di urea. Compresi l'ottimizzazione e la manutenzione di altri impianti di produzione, la produzione europea di ammoniaca e urea di Yara dovrebbe funzionare a circa il 45% della capacità entro la fine di questa settimana".

Un rallentamento momentaneo ma significativo. "Yara continuerà a monitorare la situazione e, per quanto possibile, utilizzerà il suo sistema di produzione globale per continuare a rifornire i clienti e garantire la continuità nelle catene di approvvigionamento alimentare - termina così la nota - ma riducendo la produzione ove necessario a causa delle difficili condizioni del mercato".



La notizia ha avuto una grande eco in Francia, dove è stata riportata anche dal quotidiano nazionale Le Figaro. Presentando i suoi risultati annuali l'8 febbraio, ricorda il giornale francese, Yara ha indicato che la sua bolletta energetica probabilmente aumenterà di 900 milioni di dollari nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2021, una stima effettuata prima dell'inizio dell'offensiva militare russa in Ucraina a febbraio 24 a seguito della quale i prezzi del gas sono schizzati ulteriormente verso l'alto.

Il settore dei fertilizzanti minerali è particolarmente energivoro e per questo risente in maniera particolare degli aumenti dei prezzi del gas.

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