«Zucchine striate, investiamo in ottica residuo zero»

Falcone (Cladì): «Abbiamo avuto un incremento produttivo del 30% e buone quotazioni»

«Zucchine striate, investiamo in ottica residuo zero»
Tredici ettari di serre coltivati a zucchine striate in ottica residuo zero. E’ l’investimento fatto dalla società agricola Cladì di Reggio Calabria, specializzata nella coltivazione di ortaggi.
“La scelta delle colture varia di anno in anno – spiega a IFN Domenico Falcone, rappresentante legale dell’azienda nonché responsabile tecnico e marketing – quest’anno abbiamo deciso di investire nelle zucchine striate, di cui abbiamo già piazzato la quasi totalità dei quantitativi. Si tratta di un prodotto di nicchia richiesto solo da determinati mercati e ovviamente gli ortaggi non hanno il fiore per motivi di shelf life”. E aggiunge: “Attualmente la nostra produzione è integrata ma ci stiamo spostando verso il residuo zero, anche se la certificazione non arriverà prima del prossimo anno”.



Se quello di quest’anno era un test da parte dell’azienda per capire la gestione di questa produzione e per analizzare i quantitativi, i risultati hanno superato le attese: “E’ andata meglio degli altri anni e abbiamo avuto in incremento produttivo del 30% per una produzione annuale di circa 1300/1500 tonnellate - sottolinea Falcone – Un successo produttivo determinato anche dall’apporto di sostanza organica nel terreno tramite microrganismi, batteri, fissatori e promotori della crescita. Anche i problemi con la virosi sono stati molto limitati, su tutta la coltivazione è stato danneggiato solo mezzo ettaro di zucchine. Crediamo che in generale il residuo zero sia la strada che tutto il mondo agricolo dovrebbe seguire”.

Cladì coltiva le zucchine in un ciclo di 6/7 mesi: i trapianti avvengono a novembre mentre l’ortaggio entra in produzione dopo 35/40 giorni, poi la produzione continua fino ad aprile. Le zucchine sono coltivate in serre tradizionali: grazie al microclima favorevole dell'area grecanica, con temperature minime relativamente alte anche in inverno, l’azienda riesce a rispettare il naturale ciclo delle piante senza aver bisogno di agire sul controllo climatico in serra.



Ottimo l’andamento commerciale del prodotto: “Dopo un dicembre anomalo con un aumento delle vendite, anche a gennaio la richiesta del prodotto e i prezzi hanno tenuto – specifica Falcone – abbiamo avuto una flessione inusuale a febbraio ma ora ci stiamo riprendendo. Dopo un periodo in cui i prezzi erano troppo alti con una conseguenze diminuzione dei consumi, ora finalmente i mercati si stanno stabilizzando con le medie del periodo: in generale siamo soddisfatti delle quotazioni raggiunte”.

Tutte le zucchine di Cladì sono distribuite alle piattaforme per la Gdo a marchio del distributore e solo in minima parte ai mercati all’ingrosso a marchio proprio. “Il nostro obiettivo è commercializzare direttamente con le catene della Gdo e introdurre anche il prodotto confezionato – commenta il responsabile tecnico – crediamo che un ortaggio come il nostro possa essere richiesto dai consumatori, che sono sempre più attenti alla sicurezza dei prodotti e alla loro qualità. In generale, per la strada che sta prendendo il settore, serve una maggiore pianificazione per poter calcolare fatturato e utile”.
“Per crescere e avere rapporti diretti dobbiamo avere un’offerta differenziata – conclude Falcone - oltre alla zucchina striata, per cui abbiamo un’esperienza pluriennale, siamo disponibili a testare anche altre coltivazioni”.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare direttamente Domenico Falcone (responsabile tecnico e marketing) al numero 3476724339 o alla mail domenico@cladisarl.com

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