Carciofi liguri, prezzi fino a 2,30 euro

Fapanni (Ortobergamo): «Prodotto terminato in dieci minuti»

Carciofi liguri, prezzi fino a 2,30 euro
“I pochi colli arrivati sono andati a ruba in dieci minuti, tutti vogliono accaparrarsi i carciofi liguri che sono un vero prodotto di nicchia”. A dirlo a IFN è Federico Fapanni, venditore della ditta di commercio all’ingrosso Ortobergamo operante al mercato di Bergamo.
L’orticola è arrivata quest’anno con qualche giorno di anticipo rispetto alle altre stagioni ed è andata ad aggiungersi all’ampia offerta di carciofi proposta da Ortobergamo. Tra le varietà più rinomate ci sono l’Apollo G1, lo Spinoso dalla Sardegna e dalla Sicilia, i vari carciofini con e senza spine da mettere sott’olio, la Mammola tradizionale, il carciofo Opal e Violetto della Puglia, i carciofi tagliati e puliti nei vassoi.



Il prodotto ligure spicca sul mercato soprattutto per la sua quotazione, che arriva fino a 2,30 euro a capolino. “E’ un prezzo di tutto rispetto per un carciofo appena arrivato – dice il grossista – mentre il carciofo sardo è verso la fine della sua campagna e lo stiamo vendendo ora a 0,20/0,40 euro a capolino, senza dimenticarci che ha raggiunto punte da 1,50 euro a capolino”.



“Si tratta in entrambi i casi di prodotti di altissima qualità e dal gusto ottimo – assicura Fapanni – essendo verso  fine campagna il sardo è forse un po’ più aperto e meno tenero della primizia ligure”.
A sottolineare il successo del prodotto ligure sono sicuramente gli ordinativi richiesti: se ad inizio campagna ad Ortobergamo arrivano al massimo 20/30 colli di prodotto ligure, gli stessi quantitativi sono richiesti dai singoli venditori.
“In questo momento la richiesta è fortissima – commenta il venditore – ma purtroppo i quantitativi sono limitati: bisogna considerare che le superfici liguri non sono estese come quelle sarde”. Nessun problema invece per i prezzi: “La gente quasi non chiede il prezzo – dice Fapanni - pur di avere questo carciofo dal profumo delicato e il cui gusto riflette la salinità del mare su cui si affacciano le coltivazioni”.



Escludendo il prodotto a provenienza ligure, la categoria carciofi è dominata dallo Spinoso. “E’ il prodotto preferito qua a Bergamo – sottolinea il grossista – e la nostra proposta non è mai mancata nonostante le problematiche derivate dallo sciopero dei trasporti e dagli eventi climatici avversi. 
“Anche durante i periodi di avversità climatiche – continua - abbiamo sempre avuto una continua presenza del prodotto grazie all’approvvigionamento da zone non colpite dal maltempo. Magari è arrivato qualche pezzo bruciato dal freddo o più aperto di altri ma non abbiamo mai fatto mancare niente ai nostri acquirenti”.



Tra le orticole del momento, sono venduti molto bene anche gli asparagi. “Quelli dal sud Italia sono già presenti da tempo sul mercato e spuntano prezzi pari a 6/6,50 euro al chilogrammo, grazie anche alle temperature miti della zona – conclude il grossista – mentre è diversa la situazione del prodotto extra dal Veneto: a causa delle temperature molte rigide, abbiamo iniziato a distribuire solo il prodotto coltivato con il riscaldamento del terreno, venduto nel range prezzi 9/11 euro al chilogrammo”.



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