Expo, il Crea presenta le sue innovazioni

Expo, il Crea presenta le sue innovazioni
Sostenibilità, resilienza e digitalizzazione: questo è il volto dell’innovazione in agrifood, il volto cioè di un’agricoltura sostenibile e competitiva grazie allo sviluppo delle moderne tecnologie digitali, dell’economia circolare, della sicurezza alimentare e del mantenimento di alti standard di qualità nel quadro di regole globali. È quanto emerge oggi ad Expo Dubai in occasione dell’evento “People – Planet – Prosperity”, la conferenza di alto livello dedicata alla promozione delle best practices e delle esperienze condivise tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, accompagnato dalla nutrita rappresentanza del Crea, il più importante ente italiano di ricerca dedicato all’agroalimentare.

Il Crea ha presentato alcune delle attività di ricerca con ricadute reali e concrete, in termini di soluzioni innovative e di processi di assistenza tecnica. In particolare, nel panel Best Practices for Innovation in Agriculture (Le migliori pratiche per l’innovazione in agricoltura), dedicato all’agricoltura di precisione, come innovazione di processo, dalle molteplici applicazioni in base alla complessità delle variabili considerate (es. condizioni tecnologiche, culturali, ambientali, economiche, meteo-climatiche) è stato presentato i-Guess Med, il sistema innovativo di supporto alle decisioni (DSS), basato sui Big Data e l’Intelligenza Artificiale, per la fertirrigazione efficiente (soprattutto nelle aree con acque di bassa qualità, quali la salina, riducendo contemporaneamente l’uso di acqua e le perdite di nutrienti e sostanze chimiche nell'ambiente) e la gestione di malattie e di parassiti (attraverso la valutazione dei rischi effettuata tramite la gestione integrata) e il miglioramento delle condizioni climatiche delle serre orticole (attraverso l’evapotraspirazione colturale), in particolare per le piante di pomodoro in suolo e fuori suolo della Regione Mediterranea.



L’obiettivo è quello di ottenere sia produzioni più sane e  sostenibili  sia di qualità superiore e dalle rese più elevate. La seconda best practices è SimAgri, il simulatore di guida, all’avanguardia nel mondo, in grado sia di replicare un cantiere di lavoro agromeccanico, anche di notte, sia una situazione di guida su strada, utile per verificare le prestazioni delle macchine, per la formazione del personale in sicurezza e per massimizzare le possibilità in termini di utilizzo del prodotto e sostenibilità ambientale, offerte dalla agricoltura di precisione. La sua concezione prevede un sistema di realtà virtuale/immersiva "driver in the loop": il conducente, immerso nel trattore e nell'ambiente di lavoro, verifica i comandi e riceve i relativi feedback. Presenta modelli realistici per ricostruire eventi da scenari reali acquisiti, con effetti sulla sostenibilità, formazione e digital twin (gemello digitale) delle nostre aziende agricole.

Per quanto riguarda l’economia circolare è stato presentato il biochar, un carbone naturale, ottenuto, tramite un processo di pirolisi, da residui colturali, in questo caso da potature di palme negli agroecosistemi desertici. Il biochar consente, infatti, sia di migliorare la fertilità fisica, chimica e biologica dei suoli, in particolare quelli aridi, sabbiosi e poveri di nutrienti e la ritenzione idrica e di nutrienti, sia di incrementarne il sequestro di carbonio, concorrendo a ridurre le emissioni di CO2 e, di conseguenza, a mitigare i cambiamenti climatici.



Il Crea, infine, nel panel sulle Diete Tradizionali come motore dello Sviluppo Sostenibile e del Turismo, ha mostrato il valore aggiunto dell'integrazione tra tradizione e innovazione, nelle aree rurali. Sono state presentate, infatti, tre esperienze dal Nord al Sud Italia nella progettazione di nuovi modelli di sviluppo che combinano prodotti agroalimentari locali di alto valore, patrimonio, paesaggio e turismo.

Una delegazione di 15 Gruppi di Azione Locale (GAL), accompagnata da diversi ricercatori del Crea, ha presenziato in qualità di portavoce di 200 comunità territoriali italiane, che partecipano al progetto Cra Rete L.E.A.D.E.R., vero e proprio incubatore di progetti e strategie innovative che mettono al centro i territori rurali, coniugando coesione sociale e sostenibilità economica e ambientale. Rete L.E.A.D.E.R è un progetto, cofinanziato dall’UE e sostenuto dal MiPAAF e con il Programma “Rete Rurale Nazionale 2014-2023”, ideato per accompagnare e rafforzare il sistema della conoscenza di quanti sono impegnati in azioni a favore delle zone rurali del nostro Paese. Solo negli ultimi cinque anni, i 200 GAL presenti in tutte le Regioni italiane, hanno coinvolto oltre 12 mila partner e dato vita ad oltre 15 mila progetti.

Fonte: Ufficio Stampa Crea