Frutta a guscio, nasce il coordinamento nazionale

E sollecita il Ministero per impiegare le risorse previste dalle due ultime finanziarie

Frutta a guscio, nasce il coordinamento nazionale
Con sede ad Agrigento, circondato dai pistacchi, è nato il Coordinamento Nazionale della frutta in guscio italiana che riunisce le più importanti associazioni della mandorla, castagno, nocciola, noce, pistacchio e carrubo. Il coordinamento si è costituito per attivare comuni iniziative di tutela e valorizzazione dell’intero comparto presente nel nostro Paese e per chiedere al Governo una rapida utilizzazione delle risorse previste dalle leggi di Bilancio 2021 e 2022 e non ancora disponibili. 



“La costituzione del Coordinamento Nazionale – si legge nella nota stampa inviata dal coordinamento - rappresenta lo strumento indispensabile per unire in una strategia condivisa e unitaria tutte le realtà territoriali del Paese che dal settore della frutta in guscio traggono fondamentali risorse economiche, occupazionali, produttive, culturali e sociali. Il Coordinamento Nazionale è, quindi, aperto alla partecipazione di tutte le realtà associative, di categoria, imprenditoriali e istituzionali che intendono partecipare attivamente agli obiettivi di valorizzazione della frutta in guscio italiana”

Al nuovo gruppo di tutela per ora aderiscono: l’associazione filiera frutta in guscio di Sicilia, il consorzio della Nocciola di Giffoni, il consorzio della mandorla di Avola, l’associazione Città della Nocciola, il consorzio Nocciola Piemonte Igp, l’associazione Produttori mandorle Sicilia, il consorzio Pistacchio verde di Bronte Dop, il Pistacchio di Raffadali Dop, l’Op La Mandorla, l’associazione Carex e quella della Frutta dei Nebrodi. 



Nella data di ieri, 22 febbraio, è stato inviato un documento rivolto all’attenzione del Ministro Stefano Patuanelli, del sottosegretario Francesco Battistoni, la Conferenza delle Regioni e altri organi del Ministero delle politiche agricole definendo il primo obiettivo del Coordinamento: sollecitare affinché in tempi brevissimi siano avviate le azioni a sostegno del settore, previste dalle ultime due Finanziarie. Si tratta per il 2021 di 3 milioni di euro, già ripartiti e destinati per 1 milione e 700 mila euro ad attività di ricerca e per 1 milione e 300 mila euro ad attività di promozione della frutta in guscio italiana.

Per la Finanziaria 2022 la somma complessiva destinata alle filiere apistica, brassicola, canapa e frutta in guscio, ammonta a ulteriori 22,75 milioni di euro. Nel merito, il documento inviato dal Coordinamento al Ministero auspica che le risorse stanziate siano rapidamente utilizzate, evitando le lungaggini già registrate per la ripartizione dei fondi del 2021, tenendo conto della grave crisi che la pandemia da Covid-19 ha prodotto anche in questo settore.



Inoltre, il documento del Coordinamento Nazionale sollecita la convocazione urgente del Tavolo Tecnico Ministeriale della frutta in guscio, che comprende i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, delle Università e degli Enti di ricerca, per definire concreti programmi di intervento, sulla base dei piani di settore adottati e in corso di adozione.

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