Autotrasporto, situazione incandescente

In Sicilia minacciato il blocco. «Evitare pericolose fughe in avanti»

Autotrasporto, situazione incandescente
L'ortofrutta viaggia su gomma e l'atmosfera, nel mondo dell'autotrasporto, è di quelle pesanti, tanto che in alcune regioni la categoria minaccia lo sciopero. La situazione più tesa pare essere quella siciliana, dove dalla mezzanotte di oggi è scattato il fermo del trasporto merci proclamato dagli Autotrasportatori siciliani autonomi. Le principali sigle del comparto, tuttavia, invitano alla calma, ma dopo il deludente confronto con il governo della settimana scorsa diventa sempre più difficile tenere a freno la protesta innescata dal caro carburante.

Il coordinamento delle associazioni dell’autotrasporto, riunite sotto la sigla Unatras, ha convocato per oggi il Comitato esecutivo per valutare e assumere iniziative necessarie allo stato di crisi in cui versa il settore. Nonostante il clima di insoddisfazione, Unatras si è dichiarato fiducioso nei confronti delle istituzioni e auspica che si riescano a trovare soluzioni emergenziali il prima possibile.

“Assistiamo in queste ore a messaggi video e slogan di gruppi autonomi di autotrasportatori che minacciano di bloccare le strade di Puglia e Sicilia, fin quando il Ministro dei trasporti non ascolterà le loro ragioni - dichiara il segretario generale Fai-Conftrasporto (Federazione Autotrasportatori Italiani) Carlotta Caponi - Il viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova, durante l’incontro del 17 febbraio scorso, si è impegnata a proseguire l’interlocuzione (peraltro mai venuta meno) con le associazioni dell’autotrasporto, subito dopo il Cdm del 18 febbraio. Raccomandiamo dunque a tutti i nostri imprenditori di mantenere una sorta di ‘vigile attesa’, onde evitare azioni sconsiderate: lo ‘stato di emergenza’ non è ancora terminato e certe iniziative quali blocchi stradali o fermi non sono consentite. Le associazioni proseguono incessantemente la trattativa con Ministero e Governo”.

Un blocco dei trasporti non si può certo dichiarare dalla sera alla mattina, ma ovviamente le imprese ortofrutticole siciliane guardano con preoccupazione alle fibrillazioni dell'autotrasporto.



"Come Acov stiamo osservando con la massima attenzione gli sviluppi che verranno  sulla scorta delle richieste legittime dei nostri amici autotrasportatori fatte al Ministero dei trasporti - dice Giuseppe Zarba, presidente dell'Associazione Concessionari Mercato di Vittoria - Trasportatori che stanno vivendo un momento drammatico, non si può più lavorare per produrre debiti. Crisi che sta investendo non solo loro, ma tutti i settori produttivi che rischiano d'implodere. Ma non condividiamo le scelte di alcune sigle di trasportatori siciliani che stanno   paventanto un blocco dei trasporti, anticipando le decisioni che verranno prese da tutte le sigle nazionali dopo essersi incontrati con il Ministro dei trasporti. Una fuga in avanti porterebbe a danni incalcolabili per il comparto agricolo locale che in questo momento si trova in piena produzione. Comparto anche esso in ginocchio dall'aumento delle materie prime che l'ha investito per primo, con aumenti che superano il 200%. Auspichiamo una sensata soluzione, bisogna aspettare il confronto nazionale, nella speranza che i politici comprendono i bisogni di un settore che, in questo momento - conclude Zarba - rappresenta con queste richieste tutte le categorie e i cittadini di questa nazione".



Intanto davanti al Mercato ortofrutticolo di Fondi continua il sit-in promosso dalla Federazione Autotrasportatori Italiani. Una protesta pacifica partita il 7 febbraio scorso, che ha voluto accendere i riflettori sulle difficoltà del comparto.

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